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Consiglio Comunale: le interrogazioni di lunedì 18 giugno

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Consiglio Comunale: le interrogazioni di lunedì 18 giugno

Roberto Ruzzi della Lega nord è stato il protagonista della fase iniziale del Consiglio Comunale con 19 interrogazioni: dai vigili urbani alle erbacce sulle strade e marciapiedi, dalla viabilità in via Arno all'illuminazione del sottopasso di Tortaia.
Ne ha illustrate alcune: “non riesco a capire come i nostri vigili urbani non abbiano in dotazione nuove uniformi ed equipaggiamenti. Penso ai telefonini come a Prato e ai locatori gps come a Grosseto.
L'associazione culturale bengalese di via Verrazzano provoca spesso assembramenti di persone mentre si rileva la mancanza di idoneità dei locali.
Spese di ripristino per la visita del papa: le lapidi dei tombini sono ancora inchiavardate, l'impianto di irrigazione del Prato risulta danneggiato, alcuni cittadini denunciano che c'è voluto molto tempo prima di ripristinare la situazione normale lungo le strade interessate dal corteo.
Erbacce su strade e marciapiedi: esiste, è vero, l'ordinanza che obbliga i privati a curare le loro proprietà restituendo a esse decoro ma il Comune dovrebbe dare il buon esempio e non lo fa.
I cittadini di Saione denunciano abbandoni di motorini senza targa, carrelli della spesa, perfino un auto in una strada ormaai lì da mesi.
Sono stati eliminati 5 parcheggi dal civico 186 al civico 196 di via Vittorio Veneto: una scelta penalizzante per i residenti.
La recinzione del parco via Arno è in stato di totale abbandono, in alcuni punti addirittura è inesistente.
Il sindaco disse a un'assemblea a Saione che i privati avrebbero goduto di contributi per installare telecamere per la sicurezza. Questa promessa si è concretizzata?
Bike sharing: quando e come verrà garantita maggiore distribuzione al servizio in oggetto?
Negli esercizi commerciali gestiti da stranieri ci sono ancora le scritte solo nelle lingue di origine dei proprietari e non in italiano come prescrive il nuovo regolamento di polizia urbana.
L'ex assessore Dringoli mi aveva garantito che sarebbe stata sistemata la viabilità nella zona di via Arno, via Po, via Tagliamento. Ancora nulla.
Per quanto riguarda il gestore del servizio di illuminazione pubblica, i cittadini lamentano che per segnalare un guasto è difficilissimo.
Nel sottopasso di via Tortaia le luci sono rotte da tempo”.

Roberto Bardelli (Pdl): “nel programma del centrosinistra non è citata la Giostra che io amo. Questo per dare un segno della sensibilità di questa maggioranza verso la manifestazione. Ora, la stessa maggioranza è riuscita a mettere in crisi il Saracino per non avere chiuso un accordo con la Rsu. Chiedo: chi monterà il buratto, chi gestirà la biglietteria, chi sistemerà la lizza, a quali vigili si rivolgerà il maestro di campo? Ascoltate le ragioni dei lavoratori, fate un esame di coscienza, leggete l'ultima bozza di accordo da essi elaborato e rendetevi conto che i lavoratori chiedono solo quello che è giusto. Perfino Renzi a Firenze è addivenuto a un accordo con la Rsu”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato che “quando si creano fratture importanti come quella attuale non credo sia semplice individuare nettamente le responsabilità. Il nostro impegno ad addivenire a un accordo non è venuto meno ma tale accordo dovrà essere entro i limiti della legge. Al di là della legge il sottoscritto non andrà. Il buon senso dovrebbe prevalere ma scioperare il giorno del Saracino non è utile alla nostra collettività. Il Saracino è di importanza tale da non giustificare momenti di rottura: confermo peraltro che si farà”.
Alessio Mattesini (Pdl): “solo leggendo i giornali ci possiamo informare sui criteri di valutazione del personale comunale. È possibile notare che questi criteri sono stati pensati e applicati senza incontri tra Rsu e assessore al personale. Non c'è mai stato un confronto, avete solo detto: prendere o lasciare, questi sono i nostri criteri e non c'è possibilità di definirli assieme”.
Marco Tulli (Sel) si è chiesto “come funziona nel dettaglio il sistema di valutazione, su quali teorie si basa e trova fondamento e se c'è una bibliografia di riferimento”.
Ancora Roberto Bardelli ha poi rilevato come “sia stata resa nota la procedura per incarichi di posizione organizzativa. A fronte di 77 candidati, la commissione composta da due dirigenti e uno psicologo esterno, costato 800 euro a seduta, ne ha individuati meno di 30. Tra di loro, ci sono quelli che già avevano ricoperto l'incarico di posizione organizzativa. Nulla di nuovo sotto il sole”.
Giuseppe Fanfani ha subito precisato che “il merito nella pubblica amministrazione è una rivoluzione culturale. Il Comune è un'azienda che eroga servizi ai cittadini. E come si entra nelle aziende private? Attraverso un faticoso procedimento di selezione, spesso contrassegnato da precariato e contratti a termine. Una società che vuole guardare al futuro deve premiare il merito e valuto perciò positivamente l'introduzione nelle pubbliche amministrazioni di tale criterio”.
Stefania Magi, assessore al personale ha poi aggiunto che “la trattativa con i dipendenti comunali mi sta molto a cuore al di là della Giostra del Saracino. La conflittualità non fa bene al paese. Il controllo sui conti pubblici d'altronde è diventato molto rigoroso da parte degli organi competenti. Il sistema di valutazione attuale è stato pensato da un docente universitario, elaborato nel 2010 da un organismo indipendente e sul quale i sindacati hanno dato parere positivo. I sistemi di valutazione sono sempre imperfetti, sono disponibile a rivederlo e questo i sindacati lo sanno. Noi amministratori, inoltre, non sediamo al tavolo delle trattative in virtù del principio della separazione tra politici e dirigenti che conducono direttamente, e tecnicamente, la trattativa stessa. Le posizioni organizzative, infine, saranno nominate presto dalla dirigenza, le caratteristiche emerse da curriculum e colloqui vengono incrociate con le esigenze dei diversi uffici. Saranno incarichi a termine”.

Gianni Pagliazzi (Pdl): “è il primo Consiglio Comunale dopo il terremoto in Emilia: chiedo se sia possibile conferire alle popolazioni interessate dalla calamità il 5% dello stipendio dei membri di Giunta e il gettone di presenza della seduta odierna”.
Stefania Magi: “adotteremo un Comune terremotato. Abbiamo pensato a Finale Emilia perché fin dai primi giorni dell'emergenza i nostri vigili vi si sono recati”.

Luigi Scatizzi (Nuovo polo per Arezzo): “è stata paventata la dismissione di strutture pubbliche con interessamento conseguente di personale e famiglie. C'è un progetto dell'amministrazione per il sistema scolastico, il sistema integrato mantiene la sua valenza?”.
Francesco Francini (Pdl): “la questione della sussidiarietà fa parte del bagaglio di valori di buona parte dell'opinione pubblica ma oggi è ancora più attuale per la scarsità di risorse. Ma questa giunta le esternalizzazioni le fa a singhiozzo, senza filosofia di fondo, programmazione e progetto. Sono dettate solo dall'attuale momento di emergenza. Nel caso in discussione in questi giorni, mi sembra che ci sia qualcosa da correggere: almeno per quanto riguarda la tempistica. Il bando per i nidi era già scaduto, dopo alcuni giorni dalla sua chiusura arriva la notizia che alcune sezioni verranno chiuse. Perché le famiglie non sono state avvertite prima. Perché non sono state addirittura coinvolte?”.
Daniele Farsetti (Movimento 5 stelle): “apprendiamo l'intenzione di esternalizzare le sezioni del 'Cucciolo' e del 'Modesta Rossi'. Un errore grave che influenzerà negativamente su lavoratori e bambini. In merito ai primi, ci sarebbero svantaggi dal punto di vista retributivo. È bene ricordare allora che giurisprudenza e legislazione stabiliscono che sono servizi essenziali quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, comprese istruzione ed educazione, e che per questi servizi non possono esserci trattamenti economici che danneggino chi vi opera. Il decreto mille proroghe ha previsto inoltre deroghe al patto di stabilità per il personale dei servizi educativi e scolastici. Chiedo perciò se il diritto costituzionale all'educazione possa essere messo in discussione sulla base di considerazioni meramente economiche che peraltro non trovano fondamento normativo. Nella precedente consiliatura infine venne annullato il precedente piano della giunta Lucherini di esternalizzazione dei servizi scolastici. Non c'è contraddizione con le scelte odierne?”.
L'assessore Lucia De Robertis: “subito due precisazioni a premessa di ogni altra considerazione: le nostre scuole rimarranno di titolarità comunale e le priorità, esclusivamente, famiglie e bambini. Il modello anni '80 non è tuttavia eterno e intangibile, è stato messo in discussione dalla crisi economica. Non rimpiango il buon tempo ma cerco la migliore soluzione per il domani. La prima amministrazione Fanfani ha messo insieme il sistema integrato, unito tutte le professionalità dello Stato, del Comune, del privato sociale, delle cooperative. Non mettiamo in discussione la formazione dei bambini quando questa è affidata a servizi altamente qualificati. Manterremo la supervisione del Comune, le sue funzioni di programmazione e verifica dei risultati ma pensare che l'esternalizzazione blocca le assunzioni è rovesciare la realtà. È il blocco delle assunzioni, governativo, a creare le condizioni per l'esternalizzazione. Potremmo assumere due nuovi insegnanti ma non basterebbero. Ecco allora la soluzione che abbiamo pensato: solo due nidi verranno esternalizzati, dove i bambini entrano la prima volta senza che subiscano quindi interruzione di trattamento o cambio della figura di riferimento. I due nidi continueranno a essere controllati dai dirigenti del Comune e vi lavorerà personale qualificato delle cooperative. Le maestre comunali verranno altresì concentrate nelle sezioni restanti perché queste ultime abbiamo la dotazione necessaria per funzionare alla perfezione”.

Francesco Francini (Pdl): “il bando gestione rifiuti Toscana sud prevede il termovalorizzatore di San Zeno. Costo 82.000 euro. A fronte di previsioni puntuali del bando, il Comune di Arezzo ha lavorato per l'incertezza riuscendo a sconcertare opinione pubblica e forze economiche. Fino a giungere a una rottura della maggioranza. È intenzione di questo Comune fare il nuovo termovalorizzatore? Ditelo chiaro senza alzare più polvere, quale significato hanno le vostre mosse, se non politico perché fatte a gara già aperta. Il Comune, a forza di indecisioni, dovrà pagare penali ai partecipanti al bando dell'Ato se applicherà la procedura di valutazione Life+ che dura più della Via? Quale sarà la destinazione del vecchio inceneritore? Se verrà dismesso, chi compierà questa operazione e chi bonificherà l'area attuale?”.
Daniele Farsetti (Movimento 5 stelle): “eviterei il termine 'termovalorizzatore' ma userei 'inceneritore'. Tra le indicazioni stringenti del Parlamento Europeo spicca il divieto di incenerimento L'Italia per ora ha incluso i rifiuti tra le fonti rinnovabili per consentire alle imprese di usufruire degli aiuti statali. Ma l'incenerimento produce emissioni gassose e ceneri. Ad Arezzo ogni cittadino paga in bolletta 14 euro a tonnellata di eco-multa, ad esempio, per le ceneri di San Zeno smaltite in discarica. Se l'Italia recepirà coerentemente le normative comunitarie rischiamo di dovere chiudere un nuovo impianto dopo pochi anni con una spesa a quel punto assurda. La Provincia di Reggio Emilia nonostante avesse sottoscritto un piano simile al nostro è tornata sui sui passi, arrivando al 70% di differenziata e rinunciando all'incenerimento. Non mi si dica che non è possibile farlo anche qua”.

Marco Tulli (Sel): “a un mese dalla manifestazione di papa Benedetto XVI la situazione è ancora al limite della decenza, pezzi di lamiera lasciati sul terreno, elementi di pericolosità. Ricordo che il Prato è un luogo frequentato dai bambini. Mi chiedo come mai a distanza di così tanto tempo non è stata risistemata la zona e quando si farà”.
Sempre Tulli ha ricordato che “in via Darwin i cittadini continuano a lamentarsi delle condizioni di degrado dell'area dove si realizzano i carri del carnevale dell'Orciolaia. Situazione già denunciata, con cataste di materiali, erba alta, rumori continui, infestazione di insetti. Nel luglio 2011 i cittadini hanno scritto l'Ufficio ambiente. Nulla è cambiato. Così come dopo la mia precedente interrogazione. Coda impedisce che la zona sia ripulita?”.

Alessio Mattesini (Pdl): “in zona Meridiana transitano automezzi anche in ore notturne e nelle prime ore del mattino. Per giungere nel raccordo non è possibile prevedere accessi stradali diversi? Un altro problema è la velocità tenuta dalle vetture. In via Parini ad esempio si transita in modo troppo sostenuto. Un dosso decelerante sarebbe opportuno”.

Gianni Pagliazzi (Pdl): “le manifestazioni stanno avendo successo, come l'ultima serata in centro storico. Non sarebbe bene interessare altre zone della città e fare un calendario annuale degli eventi?
Le circoscrizioni sono sparite e i cittadini sono disorientati per non sapere più dove fare presenti le loro esigenze quotidiane. Non sarebbe bene riservare un question time in Consiglio Comunale nel quale i consiglieri si fanno portatori delle loro richieste?
Gli abitanti adiacenti al Castro denunciano la presenza di ratti, talpe e zanzare. Quali interventi sono previsti? E a proposito di zanzare, le disinfestazioni sono cominciate, perché viste le premesse l'estate non sarà facile.
Sosta per disabili: era stato detto che per permettere la sosta nelle strisce blu per queste persone bastava esporre il contrassegno e per il Comune iscrivere una somma a bilancio. È stato fatto?
Stato di degrado notevole del parco di via Leone Leoni: non è possibile tenere una zona accanto a una scuola importante come il liceo priva di ogni manutenzione, anche minima”.

Roberto Bardelli (Pdl): “chiedo la cessazione di qualsiasi collaborazione del Comune di Arezzo con Equitalia, uno dei peggiori mali che in questo momento affliggono la nazione”.