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Consiglio Provinciale internamente dedicato alle mozioni

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Consiglio Provinciale internamente dedicato alle mozioni

E' stata dedicata interamente a mozioni e ordini del giorno dei gruppi consiliari la seduta odierna del consiglio provinciale. Primo documento in discussione è stato l'ordine del giorno presentato dal gruppo del Pdl in merito alla costituzione di un tavolo tra amministratori e categorie economiche sui temi del turismo, che era stata rinviato alla commissione competente nella seduta scorsa su proposta del suo Presidente Lorenzo Puopolo e discussa poi alla presenza dell'Assessore Rita Mezzetti Panozzi, che ne ha fatto propri i contenuti presentando al consiglio gli atti conseguenti, con l'allargamento dei componenti di uno strumento già previsto quale il Panel di indirizzo turistico. “Come proponenti – ha affermato il capogruppo del Pdl Lucia Tanti – ringraziamo l'Assessore e ci riteniamo soddisfatti, ritirando quindi la mozione in quanto assunta ed approvata dalla volontà della Giunta”. Si è poi passati alla discussione della mozione sul tema della discarica di Le Borra, argomento sul quale Lucia Tanti del Pdl e Lorenzo Puopolo di SeL avevano presentato due distinti documenti poi unificati. “Siamo riusciti a sintetizzarli con scambi di opinioni e stimoli – ha spiegato Puopolo. La mozione impegna la giunta a chiedere in maniera ufficiale alla Regione e alle tre Province di Firenze, Prato e Pistoia la revisione immediata dell'accordo circa la discarica di Le Borra, chiede alla Regione l'impegno certo a non attivare nuove discariche nel territorio valdarnese o limitrofo e raccomanda ai Comuni l'innalzamento della percentuale di raccolta differenziata, collegandola al riuso”. Per Lucia Tanti con la mozione unitaria “si è trovato un giusto equilibrio tra la premessa e le conseguenze. Il territorio aretino, e il Valdarno in particolare, sta già pagando un prezzo troppo alto per l'incapacità di altre parti della Toscana”. Sono stati poi respinti alcuni emendamenti del consigliere Nicotra, il che ha portato alla sua astensione, mentre gli altri 21 consiglieri si sono espressi a favore. Respinta invece la mozione del Pdl sulla revisione dell'architettura istituzionale dello Stato, mentre ha trovato consenso unanime il documento, scaturito dall'unificazione delle mozioni di Alfio Nicotra della FdS e Alessandra Landucci di SeL, per il ripristino della legge che contrasta il fenomeno delle dimissioni in bianco. “La sua abolizione è stata uno degli errori più gravi del Governo Berlusconi”, ha affermato il consigliere del gruppo misto Francesco Lucacci a sostegno degli interventi dei due proponenti, così come i consiglieri Letizia Beoni del Pd e Sara Boncompagni dell'Idv. Respinta invece la mozione del consigliere Alfio Nicotra che chiedeva l'abbandono del programma di acquisto di 131 caccia F35. Ampia discussione ha sollevato il documento sulla campagna di obbedienza civile sul tema dell'acqua, illustrato dal consigliere Pd Michele Del Bolgia e presentato insieme ai colleghi Alessandra Landucci di SeL e Martina Mansueto dell'Idv. La mozione ha infatti registrato 10 voti favorevoli, 10 contrari e un astenuto e, a termini di regolamento, è stata quindi respinta. Molto dibattuta anche la mozione presentata dal capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni sulla nomina del rappresentante della Regione Toscana nel CdA dell'Ente Irriguo Umbro Toscano, già discussa nel consiglio precedente e non messa ai voti per mancanza della maggioranza qualificata che ne stabilisse l'urgenza. “La mozione chiede che la nomina sia espressione del territorio, o quanto meno concertata con gli enti locali e la Provincia, e propone anche la riapertura dei termini del bando con il quale sono stati individuati i candidati alla nomina”, ha spiegato Sara Boncompagni. Il capogruppo del Pdl Lucia Tanti ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo anche se, ha sottolineato, “si è vista una maggioranza andare in frantumi sul tema dell'acqua”. Il consigliere del gruppo misto Francesco Lucacci ha affermato che le decisioni sull'acqua di Montedoglio spettano a chi ha l'invaso nel suo territorio, mentre per il capogruppo della FdS Alfio Nicotra “è in discussione un principio elementare, che è quello che dove una grande opera insiste in un territorio, quel territorio deve poter dire la propria”. Per il consigliere del Pd Armando Vannini “se il bando della Regione è stato pubblicato a norma di legge, siamo in una situazione imbarazzante, perché è assolutamente vero che la comunità della Valtiberina doveva essere interessata a questa scelta. La richiesta di riapertura dei termini mi sembra quindi ragionevole”, ha concluso, mentre Simone Palazzo dell'Udc ha ricordato che “l'Ente Irriguo non è solo della Valtiberina, anche se è giusto che oggi si debba prevedere una presenza del territorio aretino al suo interno”. Per il consigliere del Pd Pietro Zucchini, che ha annunciato voto contrario, “non sta scritto da nessuna parte che la nomina debba essere espressione della Valtiberina”, mentre di tenore diametralmente opposto è stato l'intervento di Michele Del Bolgia, sempre del gruppo Pd, che ha detto che “l'atteggiamento della Regione è stato vergognoso per come è stata gestita questa vicenda”. I suoi toni hanno suscitato la reazione del capogruppo del Pd Valerio Menchiari che ha affermato che “dal punto di vista amministrativo la Regione ha pubblicato un bando che è cosa trasparente e democratica, tant'è che uno dei due partecipanti è di Roma” ed ha annunciato l'astensione del gruppo. Il documento è stato così approvato con 10 voti favorevoli, uno contrario e 8 astenuti.