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Consiglio Provinciale: mozioni e ordini del giorno approvati

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Consiglio Provinciale: mozioni e ordini del giorno approvati

L'approvazione di un ordine del giorno e di tre mozioni ha impegnato i lavori della seduta odierna del consiglio provinciale, che si è aperta con l'intervento del capogruppo del Pdl Lucia Tanti che ha presentato due interrogazioni sugli impianti a biomasse di Foiano e Castiglion Fiorentino e una raccomandazione sul tema del turismo, chiedendo l'istituzione di una cabina di regia in grado di sfruttare le occasioni di crescita offerte dal territorio in campo turistico e culturale. Il tema, come ha replicato l'Assessore Rita Mezzetti Panozzi, è di particolare interesse, in particolare dopo lo scioglimento delle Apt che ha fatto mancare i punti di riferimento sul territorio. Il consigliere del Pd Pietro Zucchini ha presentato un'interrogazione sulle conseguenze per la viabilità del crollo di un muro privato in località “cinque vie”, nel comune di Cortona. Il capogruppo della FdS Alfio Nicotra ha invece chiesto, in considerazione dei previsti aumenti del 20% dei biglietti sui treni regionali, se ci saranno analoghe conseguenze anche per il trasporto su gomma, ricevendo le rassicurazioni dell'Assessore Antonio Perferi che ha affermato che non ci sarà nessun aumento quanto meno fino a settembre. Sono poi stati approvati all'unanimità due documenti presentati su iniziativa del capogruppo del Pd Massimo Pacifici e fatti propri, con l'accettazione di alcune modifiche, da tutti i gruppi consiliari. Il primo documento approvato è un ordine del giorno per la difesa del Made in Italy agroalimentare che ricorda l'importanza del settore a livello nazionale e nel territorio aretino, denuncia gli episodi di contraffazione che arrecano un danno all'immagine della produzione e sostiene le iniziative già in atto, come quella della Coldiretti di Arezzo, a difesa del “Made in Italy”. Il secondo documento presentato da Pacifici è stato invece una mozione sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare riferimento alle biomasse, per le quali si indicano come criteri la filiera corta e la tracciabilità, al fotovoltaico e all'energia eolica. Approvata a maggioranza, con 15 voti favorevoli e 4 contrari, una mozione del capogruppo di SeL Alessandra Landucci sulla condanna di ogni forma di razzismo e xenofobia che chiede alla Giunta provinciale l'impegno a non concedere spazi pubblici ad associazioni xenofobe e di ispirazione neofascista, punto sul quale il capogruppo del PdL Lucia Tanti ha manifestato la sua contrarietà in quanto le associazioni, se non incorrono nella norma che vieta la ricostituzione del partito fascista, rientrano nell'ambito delle diversità, in questo caso di orientamento culturale. Il capogruppo della FdS Alfio Nicotra ha affermato che “la resistenza non finisce il 25 aprile del 1945, e nello spirito della nostra Costituzione la mozione deve essere approvata”, il consigliere del Pd Michele Del Bolgia ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione che ha definito “un atto significativo perché un consiglio provinciale deve essere portatore di valori quali l'antirazzismo”, il capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni ha ricordato che nel territorio aretino ci sono sindaci hanno avuto il coraggio di negare piazze ad organizzazioni di estrema destra ed il consigliere del Pdl Federico Scapecchi ha detto di trovare contraddittorio quanto sostenuto nella prima parte della mozione, e cioè che rifiutare il diverso significa negare il valore del confronto e della dialettica, alla richiesta che si fa nella seconda parte di non dare spazi ad associazioni regolarmente costituite. Ampio dibattito ha infine suscitato la mozione presentata dal capogruppo della FdS Alfio Nicotra sulla piena attuazione della legge 194 e sull'introduzione nel territorio aretino della pillola RU486. “La legge 194 è equilibrata, punta a prevenire l'aborto e a favorire una maternità consapevole, ed è stata confermata anche da un referendum – ha affermato Nicotra. Il suo boicottaggio oggi avviene in modo subdolo, quello dell'esasperazione dei pochi medici che non sono obiettori che rischiano di vedersi penalizzati nella loro carriera, tanto che oggi all'ospedale San Donato di Arezzo i medici sono tutti obiettori di coscienza. Dobbiamo quindi riparlare di questo problema puntando alla riduzione di questo fenomeno, anche attraverso la pillola RU486. In Italia è estremamente difficoltoso accedervi, nella nostra provincia è stata somministrata in un certo periodo solo nell'ospedale di Montevarchi. Ricordo infine che negli ultimi 6 anni gli aborti nella nostra provincia sono diminuiti, e questa è una conquista di civiltà, mentre invece è allarmante che nella nostre scuole non si fa più educazione sessuale”, ha concluso Nicotra. Per il capogruppo del Pdl Lucia Tanti “non si deve far coincidere il dibattito sull'aborto con quello fra cattolici e laici. Bisogna dare corso soprattutto alla prima parte della legge 194 legata alla prevenzione, e non si può mettere un freno alla libertà di coscienza, visto che non credo che l'aumento di obiettori sia dipeso da motivazioni legate alla carriera. La RU486, infine, non è nello spirito della 194 perché lascia sola la donna”. Per il capogruppo di SeL Alessandra Landucci “il tema è molto delicato, riguarda soprattutto le donne ma non solo loro. Credo che nessuna donna si avvicini a questa scelta a cuor leggero, è una decisione sofferta. In Italia esiste la legge 194, che non prevede nessuna preclusione all'interruzione di gravidanza chimica. E' la donna che deve scegliere l'uno o l'altro tipo di interruzione e i nostri ospedali devono garantire questo diritto. Sono quindi favorevole alla mozione presentata dal consigliere Nicotra”, ha concluso Landucci. Per il consigliere del Pd Michele Del Bolgia “è importante che nei presidi ospedalieri si possa fare uso della pillola RU486”, mentre il capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni ha affermato che “l'interruzione di gravidanza è un grande trauma, per chiunque ed in qualsiasi situazione si faccia, e la 194 è una legge importante, ma è sempre più difficile poterla attuare”. Il Presidente della Provincia Roberto Vasai, che ha sottolineato di intervenire da semplice consigliere in quanto la tematica attiene anche alla coscienza individuale, ha ricordato che si tratta di “tematiche laceranti per le famiglie e per le persone, nelle quali la donna deve dire l'ultima parola. La 194 per questa società è stata una conquista straordinaria, ma con molta ipocrisia è disattesa in tante sue parti”, ha concluso. Dopo l'approvazione da parte del proponente di un emendamento del consigliere del Pd Letizia Beoni e una dichiarazione di Alfio Nicotra che ha parlato di una discussione che, al di là delle posizioni, ha fatto onore all'aula per i toni usati ed i contenuti espressi, il documento è stato approvato con 16 voti favorevoli e 4 contrari.