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Da stamani il montaggio dell’acceleratore lineare in Valdarno

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MONTEVARCHI – Stamani sul Valdarno c’erano le nuvole ed è caduta un po’ di pioggia. Così per tutti, escluso i volontari e dirigenti del Calcit e della Asl, che hanno assistito all’arrivo di tre tir con quaranta casse contenenti l’acceleratore lineare, cuore pulsante del nascente centro di radioterapia della gruccia.
Una soddisfazione enorme per quanti da anni lavorano, e spingono i cittadini del Valdarno a dare il loro fattivo contributo per aiutare la Asl in momento così difficili a non fermarsi, e a migliorare la propria offerta di assistenza sanitaria ai cittadini.
“Sono particolarmente contento – ha detto Sauro Testi, presidente della conferenza dei sindaci del Valdarno – che la Asl riesce anche a mantenere gli impegni sui tempi. E siamo qui a testimoniare che si stanno facendo grandi progressi per aumentare la qualità del nostro ospedale. Non è per noi un punto di arrivo, per ma di stimolo e di partenza per crescere ancora”.
Insomma, davvero una giornata che senza clamori e fanfare è stata di festa, quasi solare.

L’ARRIVO DEGLI STRUMENTI
Alle 8,00 sono giunti tre tir (uno munito di autogrù) dai quali sono stati scaricate 40 grandi casse di imballaggio, alcune di grandi dimensioni, altre più piccole. Quasi venti tonnellate di peso complessivo: all’interno, l'acceleratore lineare ELEKTA modello SYNERGY S per tecniche avanzate di "Adaptive image guided radiotherapy" e trattamenti stereotassici di precisione. Uno strumento dal costo di 1.200.000 euro iva compresa.
Il montaggio della macchina (iniziato stamani stesso) e gli “acceptance test” dureranno 63 giorni dopo di che avverrà il collaudo.
Una volta collaudata il personale della Fisica Sanitaria della Asl 8 provvederà ad effettuare le dosimetrie che hanno lo scopo di tarare la macchina in modo tale che il paziente riceva il quantitativo di radiazioni corrispondente al trattamento a cui viene sottoposto e che approssimativamente dureranno altri 60 giorni.
Il nuovo acceleratore una volta a regime permetterà di effettuare i trattamenti con le più moderne tecniche oggi a disposizione in Italia. E con l’apparecchiatura posizionata in Valdarno, la Asl 8 avrà a sua disposizione tre acceleratori lineari (due sono al San Donato), tutti di ultimissima generazione: una dotazione quasi unica nel nostro Paese.

IL CENTRO DI RADIOTERAPIA DELLA GRUCCIA
Se la macchina rappresenta l’elemento centrale, il Nuovo Centro di Radioterapia del Valdarno è il complesso all’interno si svolgerà una attività a servizio di tutti coloro che ne hanno necessità e risiedono in Valdarno aretino, probabilmente con possibilità di soddisfare anche alcune richieste provenienti da altre aree limitrofe. Sorge nella parte a nord dell’ospedale. Il centro è uno sviluppo di spazi già esistenti: i locali dei vecchi archivi vengono completamente ristrutturati, adeguandoli alla nuova normativa antisismica e riconvertendone la destinazione d'uso.
Inoltre sono stati costruiti ex-novo due bunker di cemento armato nell'area a suo tempo adibita a parcheggio. Di qui adesso la necessità di adeguare le aree esterne con lo spostamento e l'allargamento della viabilità perimetrale all'edificio per realizzare parcheggi a servizio della nuova struttura e garantire la viabilità di fornitori e merci.
La nuova costruzione è stata collegata con l'attuale struttura ospedaliera mediante un percorso protetto che permetterà ai pazienti, in particolare del centro oncologico ed in generale del Presidio Ospedaliero, di accedere all'area di trattamento.
L'importo dell'appalto è di euro 4.752.881,17, al netto degli oneri fiscali e delle spese tecniche, per i lavori e le apparecchiature. Il Calcit del Valdarno ha contribuito con ben due milioni di euro.
I lavori, sono il controllo diretto degli ingegneri della Asl, è stato aggiudicato ad una Associazione temporanea d'impresa formata dalla Inso Sistemi Spa e dalla Elekta Spa.