Ho sollecitato i Ministeri del lavoro e dello sviluppo economico ad intervenire rapidamente e ho avuto formali risposte positive. La vicenda è talmente complessa che ho ritenuto comunque necessario presentare un’interrogazione ai due Ministri per accelerare le procedure e mantenere costante l’attenzione di questo problema.

99 lavoratori Eutelia vivono, infatti, in una sorta di limbo che li priva di ogni reddito.

Ricordo che il 28 marzo scorso i Commissari straordinari di Eutelia e le parti sociali firmarono un accordo per la proroga della cassa integrazione, a decorrere dal 7 marzo, per 377 dipendenti in forza ad Arezzo, Pregnana Milanese (MI), Torino e Prata di Principato Ultra (AV).

Dal 1 giugno, poi, circa 244 lavoratori sono passati in Cloud Italia e circa 110 sono rimasti in Eutelia in amministrazione straordinaria. Ci sono anche 11 dipendenti che lavorano per i commissari e li aiutano a svolgere le normali attività amministrative e legali legate alla procedura di amministrazione straordinaria.

Ma oggi 99 lavoratori vivono una situazione paradossale perchè l’accordo per la proroga della cassa integrazione è stato valido fino al termine della procedura di amministrazione controllata e cioè fino al 7 giugno. A questo data il Ministero dello Sviluppo Economico avrebbe dovuto decidere sul futuro di Eutelia, se cioè prevedere il proseguimento dell’amministrazione straordinaria con la stessa causale precedente (cessione del ramo di azienda) oppure a liquidazione dell’azienda.

Ad oggi non è stata fatta alcuna scelta e in questo modo 99 dipendenti sono sospesi dal lavoro ma non sono in cassa integrazione in quanto non esiste accordo nè apertura formale di procedura sindacale.