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Finisce in manette il ‘Re’ delle macchinette

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Finisce in manette il ‘Re’ delle macchinette

Da tempo gli esercizi pubblici di questa provincia erano divenuti oggetto di furti e, presi particolarmente di mira, erano i locali all’interno dei quali si trovavano le macchinette videopoker. I malviventi, che viaggiavano a bordo di furgoni rubati e di un’auto risultata intestata ad un prestanome, di notte si introducevano nei vari esercizi e poi asportavano le slot e le macchinette cambiamonete lasciandosi alle spalle porte divelte e danni alle strutture dei locali che visitavano. I pochi filmati che riprendevano gli eventi, visionati dalla Polizia, mostravano solo un gruppo di persone travisate da passamontagna e calzanti guanti che irrompevano con violenza dentro i locali e, subito, si premuravano di distruggere le telecamere. Le indagini della locale Squadra Mobile che hanno avuto un considerevole impulso dalla Squadra Mobile di Forlì Cesena hanno quindi preso avvio con pochi elementi a disposizione ma, se pur scarsi erano gli indizi, grazie alla perizia degli investigatori è stato possibile riuscire ad individuare uno degli autori dei furti, quello che si ritiene essere, oltre uno degli esecutori materiali, anche la mente del gruppo. Le ricerche dell’uomo poi individuato nel Dulaj Arben. – di anni 22, pregiudicato di origine albanese e personaggio noto agli investigatori, non in regola con le norme sul soggiorno e senza fissa dimora, usando domicilio fittizi o di fortuna perché ospite di complici, sul cui conto gli investigatori stanno proprio in queste ore lavorando per addivenire a certa individuazione – sono partite dai furti commessi ad Arezzo tra la fine del mese di febbraio e il mese di marzo e le modalità operativa già individuate hanno trovato conferma dal furto in danno di un bar in provincia di Forlì Cesena, ad opera di almeno tre individui che seppur inseguiti dalla volante del luogo, non si fermavano all’alt, opponendo così resistenza agli operatori, dileguandosi a piedi. Dalle indagini si accertava che D.A., dopo aver portato a termine i suoi colpi in questa provincia, aveva spostato di recente la sua “attività” in quella di Forlì Cesena ove, a bordo di un autocarro precedentemente rubato in provincia di Arezzo, si era introdotto in esercizi pubblici di quella città asportando apparecchi videopoker e macchinette cambiamonete. Inseguito da quelle Volanti, era però riuscito a scappare trovando rifugio ad Arezzo dove, però, lo aspettavano gli uomini della Mobile di Arezzo e di Forlì Cesena, collaborati preziosamente dal personale delle volanti di Arezzo. Infatti, nel pomeriggio del 28 marzo, D.A., nonostante la rocambolesca fuga nella provincia romagnola e nonostante avesse fatto perdere le proprie tracce è stato rintracciato in questo centro – dove da tempo gli uomini della Squadra Mobile di Arezzo erano sulle sue tracce e avevano predisposto mirati servizi – in compagnia di due suoi connazionali. L’auto, corrispondente a quella da ricercare e utilizzata per commettere le fino ad ora proficue scorribande, sulla quale i tre viaggiavano è stata fermata ed, all’interno, la Squadra Mobile ha trovato un piccolo arsenale di arnesi atti allo scasso: piedi di porco, cacciaviti, chiavi ed altro ancora. Il Dulaj a carico del quale apparivano chiare le responsabilità veniva sottoposto a fermo di pg e associato presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano, a disposizione del magistrato di turno, Sost. Proc. dottor Marco Dioni. In riferimento agli altri connazionali trovati in suo compagnia gli investigatori stanno lavorando per individuarne le esatte responsabilità.
Al Dulaj viene contestata la ricettazione dell’autocarro utilizzato per la perpetrazione dei furti ai bar sia di Arezzo che di Forli Cesena, provento di furto denunciato ad Arezzo il 28 febbraio scorso e la responsabilità in ordine a tre episodi di furto e tentato furto in particolare in danno del Bar Europa e del C’era una Volta, in località San Zeno. Le indagini degli investigatori proseguono proprio in queste ore sotto l’egida del Dottor Marco Dioni.