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‘Gesto criminale contro il codice etico della civile convivenza’

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‘Gesto criminale contro il codice etico della civile convivenza’

La rapina in casa ad una ragazza disabile deve indurre tutti ad una riflessione che non può essere sbrigativamente liquidata come una questione di sicurezza. Ci sono limiti morali che tutti, mi auguro, consideriamo invalicabili. Uno di questi è il rispetto delle persone che sono in gravi difficoltà, siano esse fisiche o morali. La ragazza rapinata soffre di leucodistrofia. Ho l’onore di conoscere lei e sua madre: conosco la sofferenza che segna la loro vita, conosco il coraggio e la dignità con la quale la affrontano ogni giorno.
Aver approfittato di loro vuol dire essersi collocati al fuori del contesto della civile convivenza. A mio parere si è andati oltre il codice penale e si è violato anche il codice etico che dovrebbe regolare la vita di tutti noi.