Home Politica ‘Gli uffici postali sono un presidio fondamentale per il territorio’

‘Gli uffici postali sono un presidio fondamentale per il territorio’

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In provincia di Arezzo ci saranno entro la fine del 2012 circa 64 esuberi con la chiusura di 14 uffici postali e la “razionalizzazione” di altri 5 e l'eliminazione di 32 zone di recapito. A dire addio alle filiali i piccoli centri montani e anche alcune frazioni del comune di Arezzo come Frassineto, quelli dove vivono per lo più anziani soli, impossibilitati a muoversi autonomamente. La chiusura di questi uffici, infatti, rappresenta l’ennesimo servizio eliminato in paesi che quotidianamente devono fare i conti con difficoltà di ogni genere e che si stanno vedendo una riduzione continua degli abitanti, fenomeno che invece andrebbe contrastato con ogni strumento possibile.
Detto questo, leggo dal sito ufficiale che il Gruppo Poste Italiane dichiara nel Bilancio 2011 un utile netto consolidato a quota 846 milioni e si conferma come leader mondiale tra gli operatori postali per redditività e capacità innovativa. Da parte delle Poste pare mancare anche la disponibilità ad aprire una vera discussione e porre attenzione alla complessa realtà territoriale delle zone dove saranno chiusi gli uffici e che spesso non sono ben servite neppure dalla banda larga, per cui il servizio non può essere sostituito con facilità, considerando anche che gli utilizzatori delle poste sono per lo più persone anziane che non hanno dimestichezza con le nuove tecnologie.
Evidentemente Poste Italiane si sta dimenticando di essere una società di proprietà interamente pubblica e che il suo principale scopo è ancora quello di garantire servizi pubblici essenziali e non di fare solo utili vendendo prodotti finanziari.
Se Poste Italiane quindi continuerà con questa scellerata riorganizzazione, come Italia dei Valori inviteremo i cittadini a ritirare i loro risparmi e chiudere i conti correnti postali.

Alessio Tucci
Coordinatore comunale IDV Arezzo