Home Attualità Salute Il 27 maggio, giornata della donazione

Il 27 maggio, giornata della donazione

0
Il 27 maggio, giornata della donazione

Domani, 27 maggio si celebra la “giornata nazionale della donazione”. Un evento istituito con Decreto del Ministero della Salute, durante il quale le amministrazioni pubbliche sono chiamate ad assumere e sostenere, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a favorire l’informazione e la promozione della donazione di organi finalizzata al trapianto. L’informazione che riguarda la donazione degli organi è, infatti, il primo passo per rendere la donazione degli organi sempre più un uso comune e meno un evento straordinario.

Donare significa sempre più spesso salvare una vita o consentire condizioni di vita migliori ad una persona che è vincolata da terapie lunghe e dolorose o da menomazioni invalidanti. Ed è bene ricordarsi sempre che chiunque può essere un donatore, ma che allo stesso tempo, chiunque può aver bisogno di un trapianto.

L’Azienda sanitaria aretina – in collaborazione con le associazioni di donatori, trapiantati e le amministrazioni locali metterà a disposizione della popolazione materiali informativi e di approfondimento su questo tema presso tutti i servizi di accoglienza degli ospedali della provincia.
Inoltre, domani, domenica 27 maggio, in piazza San Iacopo, sarà allestito un punto informativo in cui saranno presenti anche operatori sanitari e dove sarà possibile la daterminazione di alcuni parametri vitali (ad esempio, la misurazione della pressione).

Arezzo, nel 2011, ha fatto registrare 20 donatori, di cui 3 di organi e 17 di tessuti e cellule. Nel 2012, ad oggi, abbiamo avuto 8 donatori di cui 2 di organi.

Organi, tessuti, cellule
Solitamente quando si parla di trapianto si dà per scontato che sia di organi, eppure esiste anche la possibilità di trapiantare tessuti omologhi, ossia dello stesso tipo di quello da sostituire e proveniente da un altra persona, quando non da una parte del corpo dello stesso paziente diversa da quella danneggiata. Il trapianto di organi e quello di tessuti si differenziano, oltre che ovviamente per la parte trapiantata, anche per il fattore “tempo” che è importantissimo per gli organi, mentre per i tessuti non si presenta la stessa emergenza.
Il trapianto di tessuti è un trapianto che viene detto “migliorativo”, in grado cioè di migliorare la qualità della vita dei pazienti, e preferibile a protesi biologiche o materiali artificiali. I tessuti vengono prelevati da donatori viventi o deceduti in base al tipo di tessuto, e possono provenire da elementi ossei (es. testa di femore) o muscolo-scheletrici (cartilagini, tendini), tessuti cardiovascolari (arterie, vasi, valvole cardiache), tessuto oculare (cornea), dalla cute e recentemente anche dalla membrana amniotica.
Come esprimere il consenso alla donazione degli organi
La dichiarazione della volontà di donare gli organi è regolamentata dalla legge n.91 del 1 aprile 1999 e dal decreto ministeriale dell'8 aprile 2000. L'art 4 della legge n.91/99 introduce il principio del silenzio assenso, in base al quale a ogni cittadino maggiorenne viene chiesto di dichiarare la propria volontà sulla donazione dei propri organi e tessuti, dopo essere stato informato che la mancata dichiarazione di volontà è considerata quale assenso alla donazione. Tale principio non è ancora in vigore.
In questa fase transitoria, prima dell'applicazione del silenzio – assenso, la manifestazione della volontà è regolamentata dall'art. 23 della stessa legge (disposizioni transitorie) che introduce il principio del consenso o del dissenso esplicito. A tutti i cittadini viene data la possibilità (non l'obbligo) di esprimere la propria volontà in merito alla donazione dei propri organi.

Se la volontà non è stata chiaramente espressa in vita, la scelta ricade sulla famiglia. Per questo è necessario che i parenti più prossimi siano a conoscenza della volontà del loro congiunto affinché non abbiano dubbi riguardo la decisione da prendere.