Home Politica Il Comune non può ignorare il fermento dell’associazionismo

Il Comune non può ignorare il fermento dell’associazionismo

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AREZZO – La polemica sulle luminarie natalizie, le dimissioni di Sereni dalla presidenza di Arezzo Fiere e Congressi, le discussioni sulle successioni in Camera di Commercio: il mondo dell'associazionismo aretino è in agitazione ma in tutta questa situazione il Comune di Arezzo e la politica in generale stanno rimanendo impassibili spettatori. A denunciare questo immobilismo è Luigi Scatizzi, consigliere comunale del Nuovo Polo per Arezzo che sostiene l'esigenza che le amministrazioni prendano in mano la situazione e che tornino ad essere una guida e un punto di riferimento per le varie associazioni economiche cittadine. «C'è un problema molto più grave del semplice litigio sulle luminarie – spiega Scatizzi. – Questo fermento è sintomatico dell'assenza del mondo politico nei rapporti tra le associazioni. Ritengo che, al contrario, il Comune dovrebbe riprendere con forza la guida dei processi, delle dinamiche e delle relazioni tra i singoli enti. Sempre più spesso assistiamo infatti alle ambizioni di potere di qualche associazione che cerca di imporre la propria egemonia per conquistare poteri, spazi e risorse all'interno della città e delle istituzioni: di fronte a tutto ciò l'amministrazione rimane impotente e se ne lava le mani, anziché provare a riconquistare il proprio potere di mediazione e di guida dei processi evitando che la situazione degeneri in farsesche risse». Per il Comune diventa anche importante riprendere in mano il controllo economico delle associazioni e degli enti in cui ha partecipazioni, vagliando i contributi ricevuti, le spese e, soprattutto, i costi degli amministratori e del management. «Le tensioni tra questi organismi testimoniano che, nonostante la crisi, continuano a sussistere ingenti risorse economiche da controllare e da spartire – continua. – È allora necessario che l'amministrazione prenda visione di tutte le spese sostenute da quegli enti in cui ha partecipazioni, come la Camera di Commercio e Arezzo Fiere e Congressi. Solo in questo modo il Comune potrà limitare l'arbitrio dell'associazionismo e riappropriasi del proprio ruolo di guida». In conclusione Scatizzi lancia un messaggio di ringraziamento ad Andrea Sereni, il dimissionario presidente di Arezzo Fiere e Congressi, per il suo operato alla guida dell'ente. «A Sereni – conclude il consigliere, – va la nostra gratitudine per l'opera svolta oltre, ovviamente, alla solidarietà per le difficoltà in cui, soprattutto negli ultimi tempi, si è trovato a lavorare».