Home Cultura e Eventi Cultura Il Giardino delle IDEE cala il tris nella Notte dei Musei

Il Giardino delle IDEE cala il tris nella Notte dei Musei

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In occasione della Notte dei Musei durante la quale i musei di tutta Europa si mostreranno nell’inusuale e seducente veste serale, arricchendo l’offerta con musica, mostre, visite guidate, degustazioni, Il Giardino delle IDEE decide di inventarsi un triplo appuntamento letterario all’interno della splendida Sala delle Muse del Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo in via San Lorentino, 8 (INFO: 0575 409050) con ingresso assolutamente libero e gratuito.

Un’emozionante ed insolita esperienza del nostro patrimonio assieme a tre ospiti d’eccezione.
Si inizia sabato 19 maggio alle ore 17.00 con lo scrittore, sceneggiatore e candidato al Premio Strega 2012 MARCELLO FOIS per la presentazione del nuovo romanzo “Nel tempo di mezzo” edito da Einaudi.

Marcello Fois ha vinto numerosi premi tra i quali il Premio Italo Calvino, il Premio Scerbanenco con Sempre caro, Il Premio Fedeli con Dura madre e il Premio Grinzane Cavour per Memoria del vuoto.
E’ sceneggiatore della serie televisiva Distretto di polizia in onda su Canale 5 e dal suo racconto Disegno di sangue è stata tratto un episodio dell’antologia Crimini su Rai2.
Ad introdurre e moderare l’incontro Antonella di Tommaso e Barbara Bianconi accompagnate da Federico Remilli.
Marcello Fois sa che gli uomini sono strutturalmente fratti, spezzati in varie parti che di rado e sempre a fatica riescono a tenere insieme.
Sa che per ricucire tra loro i pezzi di un’esistenza ci vogliono anni da attraversare in lungo e in largo, e che spesso una vita sola non basta perché per provare a dare consistenza alle cose servono intere generazioni e servono i racconti che a quelle generazioni danno la parola.

Fois sa dunque che a causa di questa loro natura frantumata la parola degli uomini è incompleta e che tra il nome proprio – ciò che ci individua e ci sostanzia – e il cognome – ciò che ci collega a una storia familiare ma ancora di più alle epoche, al tempo irrisolvibile – c’è un luogo che è una cesura, qualcosa che rischia di essere un vuoto e che ambisce, se qualcuno se ne prenderà cura, a trasformarsi in una trama.

Il ponte costruito da Fois con questo romanzo è una struttura salda e oscillante, integra e vibratile.
Un libro bellissimo, insomma.

Si prosegue ancora sabato 19 maggio ma alle ore 21.00 con il critico d’arte contemporanea e curatore LUCA BEATRICE per la presentazione del nuovo saggio “Pop. L’invenzione dell’artista come star” edito da Rizzoli.

Luca Beatrice ha realizzato monografie e cataloghi di mostre personali di importanti artisti italiani e internazionali, in particolare delle ultime generazioni.
Negli ultimi venticinque anni ha curato numerose rassegne e mostre collettive.
Ha collaborato con istituzioni pubbliche e fondazioni private ed è stato curatore della Biennale di Praga e commissario alla sezione Anteprima della XIV Quadriennale.
Ha ricoperto anche il ruolo di curatore della programmazione culturale per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia e curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009.
Ad introdurre e moderare l’incontro Antonella di Tommaso e Barbara Bianconi accompagnate dal direttore di Casa Vasari dr. Michele Loffredo.
Il libro ripercorre la vita di Salvador Dalì, Andy Warhol, Jean – Michel Basquiat, Jeff Koons, Damien Hirst e Maurizio Cattelan, artisti che hanno contribuito a far conoscere l'arte contemporanea oltre i confini strettamente tradizionali delle gallerie e degli addetti ai lavori.

Beatrice analizza il mutamento della figura dell'artista che si trasforma in star.
Scrive Beatrice: “Warhol stravolge la regola secondo cui il solo modo per possedere un'opera d'arte è andare in galleria e comprarla. Con i dischi ognuno può avere il suo Warhol spendendo decisamente meno”.
Il libro, grazie ad uno stile scorrevole, riesce a rendere la lettura molto intrigante.
La vita degli artisti viene ripercorsa citando episodi significativi e poco istituzionali che catturano l’attenzione del lettore e ne alimentano la curiosità.
Il tutto è finalizzato a riportare un’immagine il più attinente possibile non solo all’essenza dell’artista in quanto professionista ma alle passioni, ai vizi e virtù di coloro che prima ancora di essere dei geni sono, o sono stati, semplicemente uomini.
Grazie alla prosa fluida, l’autore riesce a catturare l’attenzione del lettore e ad incuriosirlo sino all’ultima pagina.
Un libro da leggere tutto d’un fiato.

Si conclude domenica 20 maggio alle ore 17.00 con giornalista e conduttore radiofonico CLAUDIO SABELLI FIORETTI per la presentazione del libro “Stelle bastarde” edito da Chiarelettere.
Comincia la sua carriera da professionista, che lo porta a dirigere ABC, Panorama Mese, Sette, Cuore e Gente Viaggi. Dopo aver lavorato a la Repubblica, Tempo Illustrato, L'Europeo e Secolo XIX, dal 1999 inizia il suo rapporto lavorativo con il Corriere della Sera che lo porterà a curare le interviste del settimanale Corriere della Sera Magazine, per passare poi a La Stampa.
Editorialista di Io donna, Claudio Sabelli Fioretti ha anche scritto molti libri
Dal 2009 conduce su Radio 2 Rai, con Giorgio Lauro, la trasmissione "Un giorno da pecora".
Ad introdurre e moderare l’incontro Antonella di Tommaso e Barbara Bianconi accompagnate da Fabio Mugelli.
Il peggio dei segni uno per uno: ecco il vero anti-oroscopo.
Claudio Sabelli Fioretti con "Stelle Bastarde" visita lo zodiaco a modo suo.
“Gli astrologhi conoscono la verità, ma ci dicono solo le cose belle e gratificanti, e si arriva al paradosso che gli oroscopi sono stupendi ma la vita fa schifo” scrive Sabelli Fioretti fornendoci per la prima volta una versione tutta in negativo dei 12 segni dello zodiaco.
Per chi non si accontenta dell'oroscopo tradizionale, c'è quindi questo libro, nato da un mix di successo tra lo stile di Sabelli Fioretti e i testi e l’ironia del “signore con la catana di Tolfa” incontrato dal giornalista sul Pendolino Roma-Milano (il riferimento è alla preziosa collaborazione di un anonimo astrologo dall’accento Tedesco) è un vero e proprio anti-oroscopo condito con una giusta dose di sana cattiveria che fa sorridere.

L’Ariete ad esempio è un capoccione.
Il Gemelli è un figlio di puttana e pure avaro.
Se incontrate un Cancro, scappate
E chi più ne ha più ne metta.
Il Leone pensa di essere il centro del mondo
Insopportabile, orgoglioso e assetato di vittoria, prepotente e autoritario.
Il Vergine è un piantagrane.
La Bilancia (femmina) è melodrammatica.
Oddio ma Berlusconi è nato lo stesso giorno di Bersani!
Stelle Bastarde analizza in chiave ironica, per ogni segno, un politico: D’Alema, Bondi, Brunetta, Gelmini, Tremonti, Bossi, Berlusconi, Alfano, Carfagna, Andreotti, Mastella e Maroni.
E per chi volesse un assaggio basta pensare che “Silvio Berlusconi è un’evidente falla nel sistema astrologico. È nato lo stesso giorno di Bersani, dovrebbe avere lo stesso carattere. Per questo ha chiesto a Niccolò Ghedini di mettere mano a una riforma dello zodiaco”.
L'auto-ironia è decisiva afferma Sabelli Fioretti.
E l’auto-ironia è la giusta chiave di lettura di questo divertente libro.