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Incontri d’Autunno: Una tre giorni full immersion

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Torna ad Arezzo Fiere e Congressi il consueto workshop orafo internazionale “Incontri d'Autunno”, giunto alla settima edizione, e che si svolgerà presso il polo fieristico dal 17 al 19 ottobre prossimi.

All’iniziativa aderiscono gli espositori di Oroarezzo, che hanno l’occasione per incontrare nuovamente i più qualificati “top buyers” del settore, selezionati con cura dai più importanti mercati tradizionali ed emergenti. Essi provengono, in particolare, da Stati Uniti, Hong Kong, e dall’area del Medio Oriente – con alcuni personaggi di primo piano nel commercio dell’oreficeria; non manca tuttavia l’Europa, rappresentata soprattutto dalla Francia e dalla Russia, quest’ultima particolarmente interessata all’argento.

“Si tratta di un’importante occasione di business – sottolinea Raul Barbieri, direttore di Arezzo Fiere e Congressi – che potremmo definire “concentrata”. In soli tre giorni infatti, le Aziende incontrano un numero di buyers provenienti da mercati diversi e distanti fra loro. Una forma di ottimizzazione di spazio, tempo e costi che Arezzo Fiere e Congressi offre alle aziende che, diversamente, sarebbero costrette a viaggi onerosi e dilatati nel tempo, per concretizzare ogni singolo contatto."

Un altro passo, dunque, per soddisfare la richiesta degli operatori del distretto orafo aretino che si rivolgono al polo fieristico.

Le attività collaterali ad OroArezzo, come Incontri d’Autunno, Bi-Jewel, il workshop di New York e la tournee internazionale delle mostre di Gold Up e Oro d’Autore, sono una testimonianza del concreto e continuativo sostegno di Oroarezzo alle Aziende del comparto orafo.

Ogni azienda partecipante potrà dunque incontrare una decina di buyers, in un fitto calendario di incontri prefissati con e per le aziende, per un totale di oltre 1.200 contatti programmati sulla base delle indicazioni dei compratori internazionali, informati preventivamente circa le caratteristiche delle diverse realtà partecipanti. Un lavoro capillare e attento, svolto dall'organizzazione per ottimizzare tempo e risorse delle parti in causa.

“Sono una cinquantina i buyers – aggiunge Raul Barbieri – selezionati tra i più importanti players mondiali del settore, su segnalazione degli stessi imprenditori orafi. Al resto pensa tutto Arezzo Fiere e Congressi. Sono i buyers, dopo avere esaminato il catalogo, a scegliere con quali aziende rapportarsi. Questo ci consente di far incontrare produttori e acquirenti secondo una logica precisa e non affidandosi al caso come spesso avviene negli eventi fieristici. Una garanzia, almeno in teoria, per la buona riuscita del contatto con una possibile conclusione di affari. Le impressioni degli operatori sono molto positive e dimostrano che per superare l’attuale crisi si debba puntare molto su iniziative finalizzate e attentamente curate”.

Un’altra occasione di business che sottolinea, una volta di più, il rapporto continuativo che esiste tra Arezzo Fiere e Congressi e i produttori dei distretti orafi italiani.