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La Asl risponde a Mugnai su servizio del 118 di notte

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La Asl risponde a Mugnai su servizio del 118 di notte

“E’ una deduzione sbagliata, non basata su dati concreti e fuorviante quella del consigliere regionale Stefano Mugnai secondo il quale la riorganizzazione del servizio 118 “compromette le garanzie di soccorso notturno”. Lo afferma la Asl 8 in risposta alla nota inviata alla stampa da Mugnai il quale lamenta l’avvio di un progetto che prevede di arrivare nell’area aretina ad una sola ambulanza con medico a bordo nelle ore notturne.

La riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza avviata dall’Azienda sanitaria – si legge in una nota della Asl – è stata presentata nei mesi scorsi alla conferenza dei sindaci e poggia su un presupposto ormai validato in tutta Italia: un operatore sanitario dell’emergenza, che sia medico o infermiere, è in grado di gestire qualsiasi tipo di emergenza. Accanto a quell’operatore c’è poi una rete basata sul collegamento telematico con la centrale 118 (in grado per casi gravi di attivare livelli superiori di assistenza, fino all’elicottero anche in ore notturne), o di far valutare a distanza patologie di tipo cardiaco e neurologico, per un invio appropriato del paziente al miglior centro della rete toscana.

Un sistema a rete che in termini di tempo di attivazione. Per quanto attiene i codici rossi, ha consentito (dati 2011) di giungere sul luogo di richiesta del soccorso entro 8 minuti nel 79,7% dei casi ad Arezzo e Capolona, nel 69,2% a Monte San Savino, e nell’80,2% a Subbiano. Fra otto e venti minuti nei restanti casi.

Per quanto riguarda l’area aretina (che comprende i comuni di Arezzo, Civitella, Monte San Savino, Capolona e Sabbiano), il progetto non prevede in alcun modo lo smantellamento delle postazioni. Infatti, le ambulanze in servizio nelle ore notturne (dalle 20,00 alle 08,00) saranno cinque: due ad Arezzo (una con medico e una con infermiere), una a Subbiano (con infermiere), una a Monte San Savino (con infermiere) e una a Civitella della Chiana (di tipo Blsd, cioè con volontari che hanno svolto il corso per l’utilizzo anche del defibrillatore).

Infine l’automedica, della quale Mugnai chiede l’attivazione. Anche in questo caso, la Asl ha già illustrato il progetto alla conferenza dei sindaci. E’ in corso la gara e le procedure sono affidate all’Estav della Toscana Meridionale. E’ già pronto anche lo schema organizzativo. Nel frattempo, anche se ciò determina piccoli costi aggiuntivi, la mancanza dell’automedica viene compensata con il mantenimento in servizio notturno di due ambulanze, una con medico e l’altra con infermiere a bordo.