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Monti Rognosi in bici il 27 maggio 2012

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Monti Rognosi in bici il 27 maggio 2012

Descrizione della gita. “Pietre verdi” oppure “rocce serpente”, ma la definizione più appropriata è “Isole sulla terra ferma”. Infatti sono un biotopo con una biocenosi unica composta da specie vegetali endemiche e specializzate, quindi con una netta diversificazione dai territori circostanti. Sono le ofioliti, rocce di origine antichissima (Giurassico), che costituiscono i Monti Rognosi meta della nostra nona iniziativa 2012. Un aspro paesaggio tra i più interessanti della Valtiberina dove vive una particolare vegetazione, che l’uomo con il suo intervento ha messo in pericolo di estinzione: ora dobbiamo intervenire continuamente per rimediare agli errori passati. Pur non adatti all’agricoltura, ma con segni di un’interessante attività mineraria, i Monti Rognosi hanno comunque rappresentato un ruolo strategico nelle vie di comunicazione di origine romana, ne è testimonianza il feudale Castello di Montauto che ancora domina imponente l’intero crinale.
Per permettere una maggiore partecipazione la nostra cicloescursione gira intorno ai M. Rognosi e poi, per un breve tratto, penetra nel cuore della Riserva Naturale fino a Pian della Croce.

PROGRAMMA

08,45 – Ritrovo Stazione Ferroviaria di Arezzo e formazione dei gruppi in auto (per chi ha difficoltà di trasporto sarà a disposizione un furgone trasporto bici con 14 posti – prenotazione Massimo 333. 4757202 sino ad esaurimento dei posti in ordine di chiamata).
09,00 – Partenza per Anghiari in auto. Arrivo 9,45 (parcheggio Via Campo della Fiera).
10,00 – Partenza in bici lungo la strada provinciale 45, direzione Ponte alla Piera, fino a località il Convento. Visita ai resti delle antiche miniere (possibile raccolta di pietre ofiolitiche).
11,00 – Ritorno in località la Gualchiera e salita a Pian della Croce nel cuore della Riserva Naturale Provinciale dei Monti Rognosi. Chi non riesce a salire con la bici lo farà a piedi, il tragitto è di soli due chilometri; ci aspetteremo tutti per percorrere insieme il tragitto didattico.
13,30 – Spuntino al sacco in mezzo alla prateria (gariga) di Stipa tirsa (se ancora in fiore è magnifica nella sua semplicità)
14,30 – Si riparte per digerire lo spuntino scendendo a Tavarnelle, lungo il torrente Sovara e, a monte, i prati del Bagnolo; quindi si risale ad Anghiari
15.30 – Si riprende le auto per tornare ad Arezzo.

Informazioni logistiche. Lunghezza dell’escursione ~ 20 Km. Percorso breve, ma complesso, di media difficoltà, con tratti impegnativi in salita . È necessaria una bici con cambio, con buone gomme e ben gonfie, meglio mountain biKe: una parte del tracciato è sterrato e dissestato. Indispensabile avere camere d’aria di scorta. LA PARTECIPAZIONE E’ LIBERA E GRATUITA, chi lo desidera può associarsi al circolo FIAB Arezzo in occasione della pedalata.

IMPORTANTE: si raccomanda di leggere IL DECALOGO FIAB PER I PARTECIPANTI in allegato!

Circolo Amici della Bici di AREZZO
c/o Centro Francesco Redi via della Fioraia 17
tel. 0575 22256, e-mail [email protected] – http://adbarezzo.altervista.org

Info: Massimo Barbagli 333. 4757202 – 0575.911744

“DECALOGO” FIAB – AMICI DELLA BICI AREZZO – COME COMPORTARSI NELLE CICLOGITE
Insieme… senza fretta
Alle gite di Fiab … si pedala in allegra compagnia, si fanno nuove amicizie e si conosce il territorio percorrendo strade secondarie, senza correre e fermandosi quando occorre. Chi vuole andar forte, si stanca ad aspettare gli altri, non vuole osservare il comportamento necessario per pedalare in gruppo… non deve venire.

Con un'associazione
Fiab … è un'Associazione, non un'Agenzia Turistica. Gli accompagnatori sono tutti volontari, non retribuiti e non qualificati, che desiderano divertirsi come gli altri.
Pertanto i partecipanti collaborano, osservano le regole e il programma, si arrangiano con la bici e, se possono, danno volentieri una mano a chi è in difficoltà. Accettano con un sorriso eventuali contrattempi!

Sulle strade… non ci siamo solo noi
L’associazione Fiab … non è in grado di diminuire i normali rischi connessi alla circolazione su strade aperte al traffico. Ogni partecipante deve assumere in proprio tali rischi e comportarsi con prudenza, osservando le normative vigenti.

Attenzione ai pericoli
Gli accompagnatori, anche se talvolta lo fanno, non possono segnalare tutte le situazioni di pericolo che si trovano su un percorso (ad es. traffico elevato, discese, strade accidentate). Ogni partecipante è in grado di percepirle da se’ quando presta la dovuta attenzione alla strada.

Conosco il programma… fa per me?
Ogni partecipante si informa preventivamente sul programma e sul percorso (chilometri, dislivelli e difficoltà). Gli accompagnatori non sono in grado di intervenire in caso di particolari difficoltà (fisiche, meccaniche, ecc.). Pertanto partecipa quando è sicuro di poter compiere la gita anche in assoluta autonomia.

Quando parla il capogita
Tutti i partecipanti devono ascoltare attentamente il capogita quando, alla partenza o durante il tragitto, da indicazioni ed informazioni. Se qualcuno, per disattenzione o suo allontanamento, non sente le istruzioni, non può poi lamentarsi delle eventuali conseguenze.

La mia bicicletta è ok?
Assicuratevi che la bicicletta sia in perfetta efficienza: i pneumatici in buono stato, le gomme gonfie, il cambio funzioni, i freni a posto, il sellino all'altezza giusta, di avere al seguito almeno una camera d’aria di scorta e il necessario per riparare una piccola foratura.
L’associazione Fiab durante le gite può darvi una mano in caso di foratura (meglio se ve la cavate da soli), non possono invece rimediare alle inevitabili conseguenze di una vostra cattiva manutenzione del mezzo. La bici in buono stato è anche una questione di rispetto verso gli altri partecipanti.

Gli orari
Venire 5 minuti prima della partenza con l'equipaggiamento previsto (es: colazione al sacco, camera d'aria).

Come si pedala durante la gita?
Non superare mai l'incaricato a guidare il gruppo (chi lo fa rischia di seguire strade non previste portandosi dietro altre persone).
Non attardarsi in coda rispetto alla "scopa", e non lasciare troppo spazio dal ciclista che precede per rimanere uniti.
Se si imbocca un'altra strada e ci si accorge che le persone dietro di noi non arrivano, fermarsi a segnalare la direzione.
Fermarsi tutte le volte che il capogita lo ritiene necessario (per aspettare chi va piano o altra evenienza) e ripartire solo al via del capogita.
Durante le soste mettersi in disparte e non invadere la strada.
Procedere in "fila indiana" (come previsto dal codice della strada), prestando particolare attenzione in caso di traffico pesante.
Prima di fare brusche frenate accertarsi che chi segue sia a distanza di sicurezza.
Essere prudenti ed osservare tutte le norme del codice della strada.

Come ci si comporta “oltre” la bicicletta?
Dopo colazioni o spuntini non lasciare rifiuti in giro.
Non pedalare su prati, aiuole, ecc. e non molestare piante, alberi, animali, ecc. ecc.
Non fumare in luoghi chiusi (edifici e mezzi di trasporto), quando si mangia in compagnia e in zone naturalistiche.