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Polifonico: la cerimonia di apertura giovedì 23 agosto

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Polifonico: la cerimonia di apertura giovedì 23 agosto

Cerimonia di apertura del Guidoneum Festival. Giovedì 23 agosto, alle ore 21, nella Basilica di San Francesco. In scena Il mistero del Requiem di Mozart. Ideazione, realizzazione e testi di Piero Caraba. Le voci recitanti saranno quelle di Valeria Gudini e Simone Marcelli. Il coro sarà l’ Insieme Vocale Vox Cordis. Al piano Marco Scolastra e Sebastiano Brusco; soprano Francesca Romana Tiddi, tenore Ugo Tarquini, contralto Mya Fracassini e basso Roberto Locci. Direttore Lorenzo Donati.
Il Requiem di Mozart è un classico della letteratura per Soli, Coro e Orchestra. Ma chi fu a commissionare a Mozart questo lavoro? Fu davvero un misterioso personaggio che si presentò alla porta del musicista con il volto mascherato? Era Salieri, come la cinematografia ci ha proposto? E soprattutto, chi portò con¬cretamente a termine il lavoro dopo la morte di Mozart? Documenti originali dell’epoca, di cornice alla musica, cercheranno di far luce su questi interrogativi. Il motivo di interesse musicale è però costituito dalla versione poco nota e raramente eseguita del Requiem realizzata per pianoforte a quattro mani da Carl Czerny, allievo di Beethoven, e pubblicata da Anton Diabelli nella prima metà dell’800. Dunque non una semplice “trascrizione” dall’orchestra, ma una riscrittura pianistica, con il soli e il coro che seguono la ormai consolidata versione della partitura.

Prologo della cerimonia di apertura, sarà il concerto che terrà alle 17.30 nella Sala di Sant’Ignazio il Cantemus Children’s Choir diretto da Dénes Szabó. Musiche di Biebl, di Lasso, Frank, Gallus, Gyöngyösi, Kocsár, Kodály, Lotti, Marti¬ni, Mendelssohn, Orbán, Palestrina, de Victoria
Il Cantemus Children’s Choir (fondato nel 1975 da Dénes Szabó) è il coro della scuola elementa¬re Zoltán Kodály di Nyiregyhaza, Ungheria. Fin dalla sua costituzione ha raggiunto i più alti standard in termini di prestazioni corale, esi¬bendosi in concerti e partecipando a numerosi fe¬stival in Europa, così come in Australia, Canada, Giappone, Corea, Sud America e Stati Uniti. Il vasto repertorio presentato è concentrato sulla bellezza della musica corale, spaziando dal canto gregoria¬no al Rinascimento, dal Romanticismo alle opere contemporanee.
Una parte del repertorio ungherese si basa sul¬la musica folk tradizionale tra cui opere di Bartók e Kodály. Altre opere sono state com¬poste da importanti compositori magiari pensando espressamente alla loro esecuzione da parte del Cantemus Children’s Choir. È con questi presup¬posti che la compagine diretta da Dénes Szabó è diventata un alfiere per la musica tradizionale e contemporanea ungherese.