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Poste Italiane chiude gli uffici postali di Ciggiano e Civitella

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Poste Italiane chiude gli uffici postali di Ciggiano e Civitella
Poste Italiane

Il 7 dicembre la Direzione provinciale di Poste italiane ha comunicato al Sindaco del Comune di Civitella in Val di Chiana la chiusura dei due uffici postali di Ciggiano e Civitella in Val di Chiana prevista per il 18 dicembre. A nulla sono servite le richieste di un’intera comunità che dal mese di giugno attraverso lettere, incontri e una petizione popolare promossa dalla Pro Loco di Ciggiano sottoscritta da più di quattrocento persone, avevano chiesto a poste Italiane di rivedere la razionalizzazione in programma. “Ma non ci arrendiamo – dichiara il Sindaco Ginetta Menchetti – mercoledì scorso con i cittadini di Ciggiano abbiamo incontrato il Direttore Provinciale di Poste Italiane Fabio Gallinella al quale abbiamo spiegato le ragioni per le quali la chiusura deve essere evitata. Lunedì 17 lo stesso incontro è in previsione a Civitella. Ieri ho scritto a poste Italiane chiedendo una revoca o almeno un rinvio di una data così vicina che non permette l’organizzazione di servizi di aiuto ai tanti anziani che vivono nelle due frazioni e che non hanno i mezzi per raggiungere altri uffici postali. Stiamo infatti valutando la possibilità di aderire al progetto denominato “Ecco Fatto” che la Regione Toscana attiverà, insieme ai comuni, dove non ci saranno più sportelli. Tale sportello, dotato di computer e collegamenti internet a banda larga, rappresenterà un presidio sostitutivo in grado di offrire servizi essenziali, finanziari e postali, utilizzando i ragazzi del servizio civile, il mondo del volontariato e gli uffici comunali. Sono consapevole della pesantissima crisi economica che obbliga le istituzioni, sia pubbliche che private, ad effettuare una razionalizzazione delle spese che però non può ricadere su altri enti che operano già in emergenza per mantenere i propri servizi essenziali. Ricordo a Poste Italiane che gli uffici postali sono nati come un servizio pubblico dello Stato in grado di dare risposte ai cittadini. Le scelte aziendali di oggi, effettuate solo in funzione del maggior profitto, stanno distruggendo un tessuto sociale che porterà ad un inevitabile impoverimento di tutta la collettività con conseguenze negative per tutti. Se Poste Italiane non rivedrà la propria decisione valuterò la possibilità di intraprendere un’ azione legale contro le due chiusure.”