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Premiati i vincitori di ‘scuola d’impresa’

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Premiati i vincitori di ‘scuola d’impresa’

Arezzo, 19 novembre 2012 – Si chiamano Laila Zaroili e Damiano Maggi i due neodiplomati dell’Istituto Tecnico Commerciale “M. Buonarroti” di Arezzo che si sono aggiudicati il premio di “Scuola d’Impresa”, il progetto ideato da Confcommercio e dall’istituto tecnico commerciale “Buonarroti” di Arezzo con il sostegno della Camera di Commercio per promuovere l’autoimprenditorialità tra le nuove generazioni.

Laila e Damiano, rispettivamente delle classi 5° B Programmatori e 5° A Programmatori, hanno convinto la giuria con il loro elaborato su Fisco e Legalità nelle imprese, redatto nell’ultimo anno del loro percorso di studi. Adesso, freschi di diploma, potranno impiegare la vincita di 500 euro ciascuno per proseguire gli studi all’Università: Laila si è infatti iscritta alla facoltà di Farmacia mentre Damiano ad Economia.

A consegnare i due assegni c’erano stamattina nell’aula magna del loro istituto l’ex preside Anselmo Grotti, ora dirigente scolastico presso il Liceo Scientifico aretino, la dirigente della Camera di Commercio Isabella Bietolini e il consigliere della Confcommercio di Arezzo Alberto Bidini, ideatore di “Scuola d’Impresa”, che ha seguito gli studenti del “Buonarroti” come tutor insieme ai colleghi Fabrizio Baquè, Maurizio Beoni e Giorgio Landini.

“Laila e Damiano si sono distinti non solo per l’elaborato finale, ma anche per l’ottima votazione riportata all’esame di maturità”, ha spiegato Alberto Bidini, “95/100 e 100/100 nel caso di Laila. Il loro impegno a scuola è stato quindi serio e costante. Ad entrambi vanno i nostri complimenti e i migliori auguri per un futuro brillante e ricco di successo”.

Fabrizio Baquè, vicepresidente della Confcommercio, ha poi confermato che “Scuola d’Impresa” proseguirà anche nell’anno scolastico appena iniziato: “Oltre al Buonarroti di Arezzo coinvolgeremo l’istituto tecnico commerciale di Poppi. Come sempre, noi imprenditori affiancheremo i docenti in questo percorso che di fatto arricchisce il curriculum degli studenti. L’opportunità formativa di “Scuola di Impresa” non è pensata solo per i futuri imprenditori, ma anche per chi nelle imprese sarà dipendente o dirigente”, ha sottolineato Baquè, “tutti potranno rendersi conto di come vanno davvero le cose nel mondo del lavoro e quali doti dovranno sviluppare per risolvere i problemi reali che incontreranno”.

“Scuola d’Impresa è un’esperienza di grande rilevanza perché offre una formazione a tutto campo, che unisce la preparazione culturale alle esperienze manageriali calate nel contesto delle imprese”, ha detto il professore Anselmo Grotti, oggi preside del Liceo Scientifico di Arezzo ma per cinque anni preside del “Buonarroti”. “È in momenti di crisi come questo che si deve investire di più nella formazione”, ha proseguito Grotti, “la competizione sul mercato internazionale è fortissima per il nostro Paese, se non aiutiamo i nostri giovani ad essere sempre più preparati mettiamo a rischio il futuro di tutti”.

Nelle ore di “Scuola di Impresa”, gli studenti saranno chiamati ad elaborare un progetto di impresa virtuale che crescerà insieme al loro percorso scolastico: in quarta si eserciteranno a trasformare l’idea in un business plan completo per arrivare all’apertura della ‘propria’ azienda; in quinta invece si occuperanno di gestirla, con tanto di simulazioni su rapporto con clienti e fornitori, direzione del personale e ricerca dei finanziamenti. Resterà invariato il sistema meritocratico di valutazione degli elaborati, teso a premiare i più meritevoli con borse di studio, stage aziendali e viaggi. Un sistema che, negli auspici degli ideatori di “Scuola d’Impresa”, dovrebbe educare i ragazzi all’impegno e al sacrificio come uniche premesse per il successo imprenditoriale.