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Roberto Bardelli: ‘IMU sweet IMU’

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Roberto Bardelli: ‘IMU sweet IMU’
Roberto Bardelli

Dichiarazione del consigliere comunale Roberto Bardelli (Pdl)
Da settimane leggiamo che l’amministrazione è stata generosissima con gli aretini. Un’IMU così non ce l’ha nessuno. I dati dicono che Arezzo in realtà è in un gruppone di Comuni capoluogo di provincia, la maggioranza di quelli italiani, che ha scelto l’aliquota dello 0,4 % per la prima casa. C’è anche chi è stato più esoso, c’è però chi ha fatto di meglio, da Trieste a Nuoro, da Lecce a Mantova. Quindi non siamo i più bravi del mondo. Per nulla. Mi sarebbe peraltro sembrato strano con questa amministrazione.
Se ne stanno di sicuro accorgendo gli aretini che proprio in queste ore fanno la fila mogi mogi con i modelli F24 o i bollettini postali per saldare questa iniqua imposta decisa da Monti e applicata con zelo dal duo Fanfani-Donati. Faccio una domanda semplicissima: ma Arezzo è abitata solo da cittadini che vivono in una casa di proprietà 24 ore su 24? Senza lavorare, tanto per dire? Per fortuna molti aretini ancora hanno una prospettiva quando si svegliano al mattino che non sia il letargo perenne: così lasciata la loro prima casa se ne vanno nella loro ditta, nel loro negozio, nella loro impresa industriale, agricola, commerciale o artigianale. Su queste è previsto un vero salasso.
Poi magari agli stessi aretini che vivono in una prima casa, ma non in una campana di vetro perché, ricordo a Donati, portano avanti con sacrificio la propria attività, sono venuti a mancare alcuni cari negli anni, ereditandone così la casa che però ora figura come seconda. Oppure gli stessi aretini hanno acquistato, già sobbarcandosi il mutuo, un appartamento per il figlio. Non si sa mai che in futuro… Se non sono stati vispi a intestarglielo, possiedono una seconda casa. È giù, salassi.
L’assessore cerca di difendersi, la verità è che la botta è veramente forte: se si pensa che la maggior parte degli aretini ricade nei casi suddetti, sono costretti a pagare l’IMU tre volte. Alcune persone hanno chiesto aiuto per pagare l’imposta e se sono stati fortunati hanno trovato la disponibilità di familiari a prestar loro danaro.
E bravo Donati, con te i conti tornano! Quelli del Comune me lo auguro, quelli delle famiglie no di certo. E tutto questo per cosa: per garantire i servizi essenziali? Quali servizi garantisce a oggi il Comune? Qualche nido e materna? Certo, prima che li esternalizzi.