Il ritrovamento di resti antichi (strutture, piani di vita), avvenuto in occasione dell’assistenza archeologica ai lavori di splateamento in corso all’interno del cantiere per la costruzione del parcheggio multipiano lungo via dei Mulini a Sansepolcro offre l’opportunità alla cittadina della Valtiberina di scoprire un’importante traccia del proprio passato che, allo stato delle indagini sembra essere veramente remoto.
Vista la delicata posizione dell’opera pubblica in prossimità delle mura e della Fortezza, grazie alla consolidata consuetudine di rapporti tra il Comune di Sansepolcro e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, responsabile della tutela dei Beni archeologici della Valtiberina è stato possibile intervenire prontamente all’inizio dei lavori, consentendo un’assistenza archeologica continuativa alle opere edili.
L’imprevista e imprevedibile scoperta è avvenuta nell’area centrale del cantiere, collocato sul lato orientale di Sansepolcro a breve distanza dalla Fortezza, a lato del dosso lungo via Montefeltro, all’altezza dell’incrocio con via dei Mulini. In prossimità del dosso sono stati individuati dagli Archeologi della Cooperativa Archeologia che conducono le indagini sotto la Direzione Scientifica della stessa Soprintendenza, più strati sovrapposti, al cui interno sono stati recuperati materiali ceramici (e non solo), tra i quali i più recenti, all’esame attuale, si datano al VI secolo a.C.
Sono state individuate anche delle strutture la cui funzione e uso potranno essere precisati nel proseguimento dell’indagine archeologica ma che, per ora, sembrano indicare una lunga frequentazione del sito, che potrebbe avere anche una destinazione produttiva.
La necessità di definire epoche e utilizzo delle strutture venute in luce, ma ancora non scavate stratigraficamente, ha consigliato la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana di interrompere temporaneamente le lavorazioni del cantiere edile, con nota trasmessa alla Direzione lavori, per permettere di approfondire quella che, ad oggi, sembra una tra le più antiche pagine di storia di Sansepolcro.