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Sant’Agostino, piccola ‘Montmatre’ aretina di musica e pittura

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Sant’Agostino, piccola ‘Montmatre’ aretina di musica e pittura

Piazza Sant’Agostino ad Arezzo come una piccola Montmartre. Tra pittori e musicisti, la piazza vuole diventare il luogo privilegiato dell’arte e della socialità, facendo spazio ai giovani, alla creatività e alle famiglie.

Lo hanno confermato oggi (lunedì 5 marzo) gli operatori commerciali dell’area, nel corso della riunione che li ha visti confrontarsi sull’identità da costruire per la piazza, attraverso eventi e manifestazioni. E a pochi giorni dal no categorico del sindaco Fanfani ad utilizzare la piazza per eventi enogastronomici.

“Un peccato, questo divieto, perché le manifestazioni legate all’enogastronomia sono quelle più efficaci per richiamare gente”, sottolinea il presidente della delegazione aretina di Confcommercio Valentino Caldiero, “gli operatori di Sant’Agostino si chiedono ora perché la loro zona sia privata a priori di questa opportunità, che tocca invece a piazza della Badia o a piazza Grande. Nei prossimi giorni, faremo partire una raccolta di firme per chiedere all’Amministrazione che riconsideri la questione, ma nel frattempo stiamo esplorando nuove strategie per valorizzare la loro piazza”.

“La vocazione principale di Sant’Agostino”, prosegue il referente della Confcommercio “è senza dubbio legata all’arte e alla socialità. La possibilità di avere spazio adeguato per gli spettacoli, dalla musica al teatro, la rende quasi un palcoscenico naturale. Un’identità che noi imprenditori intendiamo valorizzare nel prossimo futuro”.

Alcune idee sono già sul tavolo: “un’estemporanea di pittura in primavera, poi un concorso di band emergenti magari in partnership con Italia Wave” anticipa Caldiero “i giovani devono diventare protagonisti della piazza. Poi, per richiamare le famiglie, l’idea è di installare nel sagrato della chiesa una piccola giostra di stile ottocentesco, gratuita per chi frequenta i negozi e i pubblici esercizi della piazza”.

I commercianti si faranno inoltre carico di portare in Comune un progetto per l’abbellimento della piazza, attraverso fioriere e panchine. “Ad oggi manca ancora un po’ di colore”, dice Valentino Caldiero, “così come sono insufficienti le sedute”.

Un capitolo a parte riguarda infine il mercato giornaliero di Sant’Agostino. “Anche gli ambulanti sarebbero propensi ad allungare lo spazio per gli stand fino alla parte più alta della piazza e non fino alla fontana come è ora. L’altro sogno nel cassetto è quello di avere il mercato anche la prima domenica del mese, in concomitanza con la Fiera Antiquaria. Nessuna intenzione, ovviamente, di drenare persone dal circuito della Fiera. Piuttosto” conclude il presidente della delegazione Confcommercio “quella di mostrare un’altra parte del centro storico brulicante di vita. Sarebbe un altro bel biglietto da visita per la città, oltre che un traino per tutte le attività in sede fissa della piazza”.