I militari della stazione carabinieri di Arezzo, a seguito di notizie acquisite dai carabinieri di quartiere circa un presunto spaccio di stupefacenti ad opera di un 50enne, marocchino, venditore ambulante di borse e accessori d’abbigliamento, con bancarella situata nei pressi dell’ospedale San Donato di Arezzo, ponevano in atto per alcuni giorni idonei e specifici servizi di osservazione, al fine di verificare la fondatezza delle notizie.
In data 28.06.2012, avuta conferma delle notizie acquisite, veniva predisposto un servizio di appostamento, cinturando la zona ospedaliera sino all’ostello universitario, atteso che non si poteva escludere che il predetto rifornisse taluni ragazzi ivi ospitati.
Nel contesto di tale attivita’ parte del personale in questione veniva dislocato in prossimita’ dei laboratori oculistici posti di fronte alla bancarella dell’extracomunitario, ciò al fine di monitorare i movimenti del presunto spacciatore. dopo alcune ore dalla messa in atto del dispositivo, il personale operante entrava in azione, poiche’ il titolare della bancarella, dopo aver conferito con alcuni giovani, prelevato del materiale dall’interno di una della borse ivi esposte, lasciava incustodita la sua bancarella e si dirigeva a piedi verso il vicino ostello universitario.
Non appena il cittadino marocchino raggiungeva l’ingresso del portico della residenza universitaria, veniva bloccato dai carabinieri e sottoposto a perquisizione personale, a conclusione della quale venivano rinvenuti due panetti di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo hashish, per un peso complessivo di grammi 200 circa, la somma di 410 euro in contanti, suddivisa in banconote di piccolo taglio, nonche’ materiale per il taglio e la vendita in dosi della sostanza stupefacente. le perquisizioni sono state estese all’immobile in uso al predetto e alla sua famiglia, nonche’ ad un magazzino nella disponibilita’ dello stesso.
Il cittadino marocchino, da tempo residente ad Arezzo, e’ stato tratto in arresto dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio e trasferito presso la casa circondariale di firenze – sollicciano, a disposizione del pubblico ministero dott. elio amato, che coordina le indagini.