Home Cultura e Eventi Cultura Un bel pomeriggio assieme a Pupo al Giardino delle IDEE

Un bel pomeriggio assieme a Pupo al Giardino delle IDEE

0
Un bel pomeriggio assieme a Pupo al Giardino delle IDEE

Passare dalla canzone alla letteratura?

E’ un salto possibile ed Enzo “Pupo” Ghinazzi, con le sue quindicimila copie vendute in poco più di un mese con il suo libro “La Confessione” sembra davvero confermarlo.

Un giallo in piena regola, ambientato nel luogo forse più congeniale a Pupo: il palco di Sanremo.


Le positive reazione del pubblico all’uscita del libro sono state pienamente confermate in occasione dell’incontro promosso dal Giardino delle IDEE sabato 31 marzo nella consueta cornice della Sala delle Muse del Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna.

Un pomeriggio davvero speciale, pieno zeppo di pubblico e di tanti amici.

Esaurite le cento copie del libro poste in vendita a prezzo speciale dalla Libreria Edison Book Store e poi tutti in fila per un autografo e una dedica.

Un vero e proprio bagno di folla che ha emozionato per Pupo che non si è risparmiato.

Il libro, edito da Rizzoli, racconta di un grave caso di cronaca avvenuto nella città di Sanremo in concomitanza con il Festival.

E Pupo parla al pubblico presente – e agli internauti collegati al sito intoscana.it – a ruota libera: parla di Festival e di RAI ma anche di musica, libri, famiglia, figli.

Un dialogo sincero e appassionato.

La sua è una vera e propria confessione.

Ma non mancano i momenti molto divertenti, gli aneddoti, i ricordi.

Grazie di cuore allora a Pupo, cantante e autore di cui sotto la doccia canticchiamo “Su di noi”: e come ricordava Mario Soldati “le belle canzoni, le grandi canzoni sono solo quelle che ci vengono in mente in bagno”.

A Pupo cui perdoniamo persino le frequentazioni con Emanuele Filiberto, perché nei lontani anni Ottanta in una partita di chemin de fer chiamò banco contro Leopoldo Pirelli e non si è mai pentito: questo gli vale simpatia da chiunque si sia fatto stregare, straziare e divorare dal tappeto verde.

Un grazie per la sua capacità di mettersi completamente in gioco, con leggerezza, raccontando anche il suo lungo triangolo sentimentale, il suo parlare sincero delle figlie, delle sue cadute, delle sue debolezze.

Un grazie per averci regalato il suo primo romanzo thriller in cui decide di togliersi alcuni sassolini dalle scarpe, anzi pietre aguzze mettendo in scena alcuni dei suoi fantasmi, non ultimo quello della morte.

Un grazie a Pupo infine per aver accettato di presentare il suo libro, già campione d’incassi, al Giardino delle IDEE.

A proposito: il libro si fa leggere piacevolmente.

Come scrive l’amico Mogol: “anche con la penna in mano Pupo resta geniale. Lasciatevi trasportare dalla curiosità. Questo thriller non vi mollerà fino alla fine”.