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Vasai: ‘Nenache un euro pubblico in tasca ai Presidenti degli ATC’

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Vasai: ‘Nenache un euro pubblico in tasca ai Presidenti degli ATC’

Sorpresa e amarezza. Ha descritto così il suo stato d'animo il Presidente della Provincia Roberto Vasai nella conferenza stampa convocata d'urgenza sulla vicenda giudiziaria riguardante i compensi ai Presidenti degli ATC, che vede coinvolta l'intera Giunta provinciale e il Segretario Generale dell'Ente Gabriele Chianucci. “Nella mia lunga carriera amministrativa, con 15 anni da Sindaco e l'esperienza di consigliere, assessore e oggi Presidente in Provincia, non mi era mai capitata una cosa del genere – ha esordito Vasai. Il nostro agire, quello per cui siamo chiamati in causa, altro non è che l'applicazione di norme, tanto che la delibera della Giunta provinciale in oggetto ha per titolo 'Applicazione dell'articolo 3, comma 12, del Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 33/R del 26/7/2011' la quale stabilisce, cito testualmente, che 'la Provincia determina l'importo del gettone di presenza per le partecipazioni alle riunioni dei comitati di gestione e delle commissioni degli ATC, l'eventuale indennità del presidente del comitato di gestione e l'entità dei rimborsi per le spese di viaggio e dimissione'. E' la Regione, quindi, a stabilire che al presidente dell'ATC spetta un compenso, mentre alla Provincia tocca il compito di stabilirne l'importo. Questo, secondo le accuse formulateci, sarebbe in contrasto con il Decreto 78 del 31/5/2010 che ha reso onorifiche alcune cariche in enti che beneficiano di contributi pubblici finalizzati al loro funzionamento. Gli ATC, però, sono associazioni private che hanno i propri fondi, derivanti dai contributi versati dai cacciatori; e i contributi pubblici che ricevono dalla Provincia sono esclusivamente finalizzati al rimborso dei danni agli agricoltori causati da fauna selvatica, e vanno, infatti, direttamente agli agricoltori danneggiati. Anche l'entità di queste cifre chiarisce come gli ATC non vivano certo di finanziamenti pubblici: l'ATC 3 ha un bilancio di circa un milione di euro ed il contributo della Provincia nel 2011 è stato di 60.000 euro, andato, come ho già spiegato, interamente agli agricoltori. Siamo quindi sereni, anche se sinceramente non fa piacere a nessuno essere additati alla pubblica opinione come sperperatori di denaro pubblico, soprattutto in momenti come questo. Per questo chiarisco, e concludo, che in tutta questa vicenda non c'è un euro pubblico che è andato in tasca di nessuno”, ha concluso Vasai. Ulteriori precisazioni sono state poi fornite dal segretario generale della Provincia. “Nella nostra delibera – ha affermato il dottor Gabriele Chianucci – abbiamo imposto agli ATC vincoli, che certamente non erano dovuti, stabilendo che il compenso, del quale abbiamo fissato solo il limite massimo a 750 euro lordi mensili, spetta solo se il bilancio lo consente, e cioè se è in pareggio o in attivo . A conforto della nostra tesi cito una circolare del Ministero delle Finanze, firmata dal Ministro, che chiarisce che gli enti ai quali ci si riferisce nel Decreto 78 sono quelli che usufruiscono di fondi pubblici finalizzati alla loro esistenza ed al loro funzionamento. Gli ATC non rientrano, per i motivi che ha già spiegato il Presidente, in questa categoria, altrimenti per paradosso anche alla Fiat, che prende contributi pubblici per cassa integrazione o formazione, Marchionne non potrebbe percepire alcuna indennità”, ha concluso Chianucci.