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Aiutare i ragazzi nel “difficile mestiere” di crescere

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Aiutare i ragazzi nel “difficile mestiere” di crescere

AREZZO – A scuola non solo per imparare la matematica, la storia, la geografia e le altre materie come da programma ministeriale. Ma anche per conoscere aspetti delle relazioni, dei rapporti con i coetanei, della capacità di gestire la complessità delle relazioni di convivenza nella comunità, ad iniziare dalla famiglia.
Dalle scuole medie alle superiori per meglio affrontare quella età dell’adolescenza che forma il carattere, la persona, con un approccio scientifico, ma anche umano di fronte alle difficoltà che si frappongono a ragazzi e ragazze. Così la Asl, attraverso il suo consultorio, anche quest’anno propone una serie di corsi concordati con le singole scuole e con il provveditorato, su temi adatti alle diverse età dei ragazzi, ma con il coinvolgimento oltre che degli insegnanti anche dei genitori.
Si intitola “La Relazione Creativa”, ed è un percorso di educazione e promozione alla salute per la prevenzione e il contenimento del disagio adolescenziale nella pluralità delle sue declinazioni che si caratterizzano per identità di genere, affettività e sessualità, responsabilità e consapevolezza.

Alla scuola media Pier della Francesca ci sono oltre 300 alunni. L'istituto soffre della decentralizzazione rispetto ad altre strutture scolastiche della città di Arezzo. Si punterà con questo progetto ad intervenire sul piano dell'informazione e dell'educazione in materia di affettività e sessualità, finalizzata all'acquisizione di comportamenti responsabili e consapevoli in un ottica di promozione della salute. E’ prevista la partecipazione attiva delle famiglie, già sensibilizzate in passato su alcune tra le principali tematiche tipiche della fascia adolescenziale, che hanno sperimentato anche alcuni strumenti quali lo sportello di ascolto per genitori, esperienze teatrali per il disagio, laboratori performanti. L'intervento conta su aspetti facilitatori riguardo al coinvolgimento non solo dei ragazzi, ma anche delle famiglie e del corpo docente. La scuola diviene luogo privilegiato di confronto e di sintesi per sperimentare forme di creatività attraverso laboratori di teatro, di grafica artistica ed altre attività.
Il campione di genitori sensibilizzato verso le tematiche di promozione del benessere rappresenta la chiave di raccordo tra le varie parti degli attori chiamati a svolgere gli interventi formativo-educativi. Tra gli obiettivi non solo il reale coinvolgimento dei ragazzi e lo slancio del corpo docente nell'individuare degli spazi efficaci alle varie iniziative del progetto, ma anche la necessaria continuità nel mantenere alta l'attenzione dei messaggi educativi anche al di fuori del contesto scolastico, per una visione matura sulla sessualità, sul rispetto per l'altro genere e sull'affettività vissuta in piena consapevolezza e benessere psico-fisico, sulla vita di relazione tra casa e ambiente di vita (rapporti con la famiglia, relazioni amicali, ambiti ricreativi ecc.). 324 gli alunni, i relativi nuclei familiari e 35 gli insegnanti complessivamente coinvolti nel progetto.
Si lavorerà sui cambiamenti del proprio corpo (disconoscimento-riconoscimento), sui cambiamenti della relazione genitori-figli, sulla emotività e sulla identità. E ancora dalla identità di genere alla consapevolezza e responsabilità dell'adozione di comportamenti adeguati in ambito sessuale ed affettivo.
Sette mesi di lavoro con un preciso crono programma concordato con la scuola.
Gli altri due progetti sono la prosecuzione e lo sviluppo di un lavoro già avviato negli anni passati e che ha riscosso un importante gradimenti sia dei giovani che di insegnanti e genitori. In entrambi i casi è il consultorio giovani, collocato in via Cittadini, la sede prescelta per questi lavori che coinvolgono ragazzi e insegnati delle medie superiori e inferiori della città di Arezzo.
Il “Corso di Educazione all’affettività/sessualità” destinato ai più grandi, si svolge in 3 incontri con l’opportunità di dare un punteggio di credito formativo ai partecipanti. Sarà utilizzata una modalità di lavoro interattivo tra partecipanti e formatori e verranno affrontate, con un linguaggio chiaro ed esplicito, le tematiche riguardanti la formazione affettivo-sessuale in adolescenza, tra cui l’innamoramento, il linguaggio del corpo, il piacere sessuale, la riproduzione, le metodiche anticoncezionali, le malattie a trasmissione sessuale, I.V.G ecc.
I gruppi saranno costituiti in modo misto (maschi e femmine anche di classi diverse) e il corso è dalle 14,30 alle 16,30 del martedì pomeriggio presso il Consultorio Giovani Viale Cittadini 33, ne pressi della struttura universitaria.
Ultimo progetto la “Promozione dello Spazio Giovani. Invito al Consultorio” destinato agli alunni del terzo anno media inferiore, coinvolge tutte le scuole di Arezzo. L’obiettivo è quello di favorire la conoscenza del servizio consultoriale e, nello specifico, dello Spazio Giovani, promuovendo la fruizione del servizio stesso in una ottica di prevenzione, con la sensibilizzazione alle tematiche dello sviluppo adolescenziale promuovendo così comportamenti responsabili nel rispetto delle relazioni. Durata del corso: due ore, il martedì mattina.
Saranno alla fine migliaia i ragazzi e le loro famiglie coinvolti, e centinaia gli insegnanti.