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Anghiari ricorda il campo di concentramento di Renicci

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Anghiari ricorda il campo di concentramento di Renicci

File ininterrotte di uomini laceri e affamati lasciano la stazioncina di Anghiari per raggiungere il campo di concentramento di Renicci. Sono "ribelli" sloveni, deportati dopo l'occupazione delle loro terre da parte delle truppe tedesche e italiane, avvenuta nella prima parte del 1941. Inizia così per loro un periodo di patimenti, privazioni, malattie. (Daniele Finzi)
Per il Comune di Anghiari il Giorno della Memoria, oltre a un’occasione per ricordare le vittime dell’Olocausto, rappresenta un particolare momento di riflessione su una pagina drammatica di storia locale: il campo di concentramento di Renicci.
Renicci è una località nella frazione Motina del comune di Anghiari che fu sede, appunto, di un campo di concentramento fascista per civili jugoslavi, per lo più rastrellati dalle truppe italiane in Slovenia. Si stima che in undici mesi di attività – dall'ottobre 1942 al settembre 1943 – il campo abbia ospitato circa diecimila prigionieri, 159 dei quali persero la vita a causa delle proibitive condizioni di detenzione.
Anghiari ricorda Renicci, a settant’anni di distanza, con due iniziative: un consiglio comunale dedicato, aperto alla cittadinanza e una marcia che ripercorrerà i luoghi della deportazione.
Il consiglio comunale aperto si terrò venerdì 25 gennaio a partire dalle ore 10.00 presso la Sala Audiovisivi. L’evento, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, è promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e vedrà in particolare la partecipazione degli alunni e degli insegnanti delle scuole di Anghiari.
Domenica 27 gennaio alle ore 11 si svolgerà la Marcia dei prigionieri deportati dalla ex-Jugoslavia e dalle isole di confino del Mediterraneo (inverno 1942-'43) 70 anni dopo. La camminata partirà dalla Stazione di Anghiari fino al Giardino della Memoria in località Renicci. Di seguito il programma dettagliato:

• Adunata/Partenza dalla Vecchia STAZIONE del treno di Anghiari, dove scendevano gli internati prima di essere trasferiti, a piedi, verso il Campo d'Internamento Fascista e Badogliano n.97 di Renicci

• Camminata con due soste intermedie, con testimonianze,dispacci del Ministero della Guerra, musiche e canti

• Arrivo al Giardino della Memoria (Località Renicci, La Motina). Messa in riga dei partecipanti per degustare il"rancio dell'internato" (*)(realizzato secondo la circolare del Ministero della Guerra del 23 febbraio 1942). Performance finale (ore 14.00 circa)

• Saluto delle Autorità

• Presso il Giardino della Memoria, verranno raccolti fondi da destinare al Museo della Resistenza (fondato da Odilio Goretti), per sostenere la ricerca sulle azioni di resistenza non-violenta in Valtiberina, in collaborazione con l'Associazione Cultura della Pace, che da anni si occupa della promozione e della divulgazione della Cultura della Non-Violenza.

Testi e performance: Andrea Merendelli
Percorso: Rossano Ghignoni
Musiche: Mario Guiducci e la Compagnia dei Ricomposti
Pasto degli internati: Sergio Cappetti
Assistenza: Stefan Schweitzer

(*) Il "rancio dell'internato", è il pranzo ordinario distribuito secondo la Circolare del Ministero della Guerra del 23 febbraio 1943 (n.2064/2595) per civili internati a scopo repressivo, prevedeva giornalmente:

– 150 gr di pane (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 66 gr di pasta o riso (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 10 gr di carne con osso (2 volte la settimana)
– 20 gr di legumi secchi o verdure (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 7 gr di surrogato di caffè (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 15 gr di zucchero (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 13 gr di lardo oppure olio (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 15 gr di conserva di pomodoro (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 40 gr di formaggio (per 5 volte la settimana)

Secondo il Rapporto Americano JOINT (1943), il vero pasto a Renicci era un po' diverso da quello ufficiale:

– 40 gr di pane
– 20 gr di riso
– Mezzo litro di brodo di cavoli o altri vegetali
– 30 gr di carne (solo la domenica)

La partecipazione è gratuita. Si consiglia tuttavia di prenotare la camminata e successivo rancio, al numero 339 2464939 (Rossano Ghignoni) o per mail agli indirizzi: [email protected] oppure [email protected]