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Arezzo, episodio criminoso in Via Vittorio Veneto

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Arezzo, episodio criminoso in Via Vittorio Veneto

“Per quanto la frequenza e la dimensione di questi episodi criminosi siano minori rispetto a quelli che accadono in altre città a più forte caratterizzazione criminosa, il loro ripetersi crea comunque allarme tra gli operatori e i residenti”. Il direttore della Confcommercio di Arezzo Franco Marinoni commenta così l’increscioso atto di vandalismo occorso nottetempo ai danni del negozio di acconciature, estetica e profumeria Lella Pepe in via Vittorio Veneto. Una vetrina spaccata, il cancelletto d’ingresso divelto. Danni per circa duemila euro che si aggiungono, a soli dieci giorni di distanza, a quelli già causati dal furto di computer e altro materiale sempre a danno della stessa attività. I malviventi anche in quell’occasione avevano agito di notte, ma passando indisturbati da una finestra sul retro del negozio. Ieri invece hanno preso di mira l’entrata principale, lungo una delle strade principali e più trafficate di Arezzo.

“Siamo aperti in via Vittorio Veneto dal 1982”, dice Rosa Pepe, contitolare del negozio insieme alla sorella, “una strada nobile ed elegante, che dovrebbe essere fiore all’occhiello della città. Invece, negli ultimi tempi stiamo assistendo alla sua rovina. Non parlo di peggioramento, ma di vero e proprio disfacimento. Siamo amareggiati e preoccupati. Che senso ha continuare ad investire nelle nostre attività, ristrutturare periodicamente i negozi, abbellire e rendere decoroso il nostro spazio, quando poi siamo lasciati soli a fronteggiare questi eventi? Nelle ultime due settimane tanti altri negozi della zona hanno subito atti di vandalismo e furti, è un crescendo continuo. Sono talmente demoralizzata che non so neppure se andrò o meno a denunciare il danno della vetrina”.

“Si respira insicurezza”, dice Cristiano Beligni, responsabile della delegazione aretina della Confcommercio, “ogni giorno sono a contatto diretto con i negozianti di tutte le aree della città ed è un sentimento comune, nelle periferie come in centro. In via Vittorio Veneto, per esempio, le Gallerie del palazzo della ex Standa sono prese di mira da spacciatori e tossicodipendenti, ma sta accadendo lo stesso in piazza Sant’Agostino, che dopo la ristrutturazione sembrava invece vivere una svolta positiva. Ogni luogo appartato e meno visibile diventa potenzialmente pericoloso. Lo percepiscono sia i cittadini che gli imprenditori”.

“Già le nostre imprese devono pensare a sopravvivere, di questi tempi, se ci mettiamo anche i problemi della criminalità non sappiamo più come fare”, ribadisce Rosa Pepe.

“Che la crisi economica porti anche una recrudescenza della criminalità è facile da prevedere”, sottolinea il direttore della Confcommercio Marinoni, “siamo certi che l’Amministrazione Comunale e le forze dell’ordine sapranno fare il loro lavoro per ripristinare la legalità e quel senso di sicurezza che è alla base del benessere sociale. La nostra organizzazione è disponibile a sostenerli per favorire il buon successo dei loro piani di azione. Ma è importante agire subito. Non possiamo lasciare soli gli imprenditori”.