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Bella Fiera Antiquaria, ottima la qualità

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Bella Fiera Antiquaria, ottima la qualità
Fiera Antiquaria

L'edizione di aprile della Fiera Antiquaria chiude i battenti con un risultato decisamente positivo, aiutata da due belle giornate finalmente soleggiate e da un numero di visitatori assai considerevole, tra cui molti gruppi italiani e stranieri che hanno scelto la città di Arezzo e la Fiera Antiquaria per questo weekend primaverile.


E la Fiera continua ad essere meta prediletta anche per il mondo del collezionismo. Come ha sottolineato l'ultimo rapporto legato al mercato dell'arte commissionato da The European Fine Art Fair (Tefaf) di Maastricht, presentato lo scorso 14 marzo nella cittadina olandese, il collezionismo rimane un investimento sicuro, soprattutto quello c.d. antico. Particolarmente quello dei Grandi Maestri (che hanno un mercato in continua ascesa) e quello delle arti decorative ritenuto "un eccellente investimento a lungo termine, un bene rifugio e un mezzo per tramandare ricchezza alle generazioni future".
Interessante anche ricordare le indicazioni che provengono dal TEFAF per l'apertura di nuovi mercati legati al mondo dell'antiquariato e dell'arte: "sta tenendo piuttosto bene il mercato in Gran Bretagna ma è esponenziale la crescita che sta avendo il mercato antiquariale e dell'arte in Brasile, una delle economie emergenti più significative al mondo”. Sempre l’alta l’attenzione al mercato cinese che, tuttavia, ha perso il primato di principale mercato mondiale per l’arte e l’antiquariato che deteneva da tre anni, a favore degli Stati Uniti che hanno riacquistato la prima posizione. In Europa regge molto bene il mercato russo. Dal rapporto è emerso anche un grande consenso attorno all’Arte Post-War e Contemporanea, anche se l’Arte Moderna mantiene ben vivo l’interesse del mercato.

"Le conclusioni del rapporto del Tefaf non ci stupiscono – sottolinea il presidente della Fiera, Paolo Nicchi. Fin dall'inizio del mio insediamento alla guida dell'associazione Fiera Antiquaria abbiamo avuto ben chiaro il concetto di qualità, nella consapevole certezza che solo la qualità – coniugata al concetto di pertinenza – può mantenere alto il livello di questa manifestazione e continuare a costituire un ottimo biglietto da visita per la città e un autentico traino per la sua economia". “Ed il nostro impegno continuo va sempre in questa direzione: di mantenere alto il livello qualitativo della manifestazione come più volte abbiamo sottolineato”.

A tale proposito davvero molte le proposte di qualità presenti in questa edizione, da segnalare una serie di piatti Meissen (1740), con decorazione a cineseria, facente parte di un servizio già presente a Palazzo Pitti; un gruppo Meissen (1740-1760) composto da due figure; una pregevole coppia di candelieri in argento (h cm 50) con una figura alata al centro, di manifattura di Barcellona (1820); un bellissimo bollitore da puerpera in argento di manifattura londinese (1720); una tazza in porcellana manifattura Doccia (1760 circa); quadro di battaglia del pittore fiammingo Cornelio de Wael che, assieme al fratello Lukas, operò nella seconda metà del Seicento tra Genova e Roma e un orologio in legno da frutto (in nero) della metà del Settecento con quadrante argentato, di pregevole manifattura proveniente dal Nord Italia (presumibilmente Veneto).

L’attenzione dell’associazione Fiera Antiquaria si sposta adesso al prossimo 25 aprile, giorno in cui – per la seconda volta – le vie del centro storico saranno animate dai banchi della Fiera Antiquaria.
Una manifestazione dedicata all’antiquariato, al modernariato, al vintage, al collezionismo e all’arte a cui sono attesi migliaia di visitatori da tutta Italia.