Home Politica Camucia, cittadini scontenti del degrado delle aree verdi

Camucia, cittadini scontenti del degrado delle aree verdi

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CAMUCIA (Cortona) – Sono passati i tempi in cui le famiglie potevano portare ai giardini i propri figli a giocare e divertirsi. Quelle che prima erano aree ricreative, adesso sono diventate luoghi dove si potrebbe fare addestramento militare, tanto sono tenute male e lasciate alla mercé delle erbacce. Ed anche un Comune ricco come Cortona non fa eccezione. A lanciare il grido di denuncia, prontamente raccolto dalla Lega Nord, sono i cittadini di Via Ferruccio Parri, una tranquilla zona residenziale di Camucia, appena dietro il supermercato Coop. Gli abitanti della zona si lamentano per il degrado in cui versa l'area verde ed il parcheggio del quartiere, entrambi assaliti dalle erbacce. Il segretario comunale della Lega Nord Marco Casucci è andato a vedere di persona di cosa si trattasse: «Lo scenario che mi sono trovato di fronte è quello di un'area residenziale nella quale il degrado sta prendendo il sopravvento. È fin troppo evidente che l'amministrazione non ha fatto niente per tenere in ordine il verde pubblico. Talvolta qualche volenteroso cittadino dotato di uno spiccato senso civico, ha ovviato al problema sostituendosi ai giardinieri comunali, evidenziano, semmai ce ne fosse bisogno, lo spirito e l'operosità che contraddistingue la nostra comunità.» chiosa Casucci. In effetti anche nel parcheggio vicino, le erbacce alte spuntano dal cemento e ci sono due macchine ferme da tempo che nessuno ha rimosso e che hanno tutta l'impressione di essere abbandonate. «I cittadini sono delusi ed irritati da questa situazione, perché ogni anno si vedono aumentare sempre di più le tasse, ma poi non vedono un ritorno sul territorio in termini di servizi e di cura della città, ed hanno perfettamente ragione. – prosegue il segretario cittadino del Carroccio – I comuni, ormai relegati al ruolo di mero esattore, in questi casi si trincerano dietro al fatto che non hanno soldi, che Roma taglia i trasferimenti, che il patto di stabilità impedisce di muoversi liberamente e tante altre belle scuse che dietro però celano una corresponsabilità politica da non sottovalutare. Fatto sta che non solo la situazione non cambia, ma anzi si aggrava ogni giorno di più. Ci sono amministrazioni regionali che sperperano e si intascano i nostri soldi come ad esempio la Regione Sicilia, dove si erano fatti finanziarie a peso d'oro un'oliveta in mezzo al mare, e che poi beneficiano di qualsiasi privilegio statale come quello di poter sforare ancora di più di quanto già non lo abbiano fatto in decenni di storia politica, il patto di stabilità, in quanto possono godere dello statuto di Regione a Statuto Speciale. Bhé, allora anche noi toscani vogliamo che la nostra Regione sia a Statuto Speciale e godere degli stessi benefici di cui godono gli altri. Per questo è di fondamentale importanza affermare il sacrosanto diritto di trattenersi direttamente nel proprio comune e nella propria regione i soldi delle proprie tasse.»