Una pattuglia del Nucleo Operativo Speciale del Corpo Forestale di Arezzo in servizio la sera del 1 agosto, durante un servizio di controllo nell’area del Parco di Lignano, ha riscontrato un’auto ferma al ciglio della strada di Rigutinelli con lo sportello posteriore aperto, entro la quale era riverso un uomo, sdraiato sui sedili posteriori in stato di incoscienza e di evidente sofferenza. E’ stato chiamato immediatamente il servizio di emergenza 118 e fatte le verifiche presso la Sala Operativa Nazionale del Corpo Forestale dello Stato per gli accertamenti sull’individuo, riconosciuto peraltro dal personale quale dipendente di un ufficio pubblico di Arezzo. I sanitari prontamente intervenuti constatavano le gravi condizioni dell’uomo e provvedevano al ricovero d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale S.Donato. Nel frattempo la pattuglia riscontrava nell’abitacolo della vettura delle lettere che davano segno di un’intenzione suicida. Risaliti all’identità della persona, gli agenti contattavano i familiari invitandoli a raggiungere l’Ospedale. Qui interveniva la moglie del malcapitato, che riferiva di averne denunciato la scomparsa ai Carabinieri per il mancato rientro a casa a Camucia, già dalla sera del 31 luglio e di avere effettivamente temuto delle intenzioni suicide del marito.
I medici del Pronto soccorso sono riusciti a stabilizzare le condizioni del paziente, che presentava uno stato di grave ed avanzato shock ipoglicemico, riferendo agli agenti: “ …gli avete salvato la vita…ancora pochi minuti e non ci sarebbe stato più niente da fare..”.
Sentito il Magistrato di turno, gli agenti hanno trasmesso gli atti alla Stazione dei Carabinieri di Camucia che ha avviato le procedure del caso.