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Chirurgia, Fabio Sbrana lascia

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Chirurgia, Fabio Sbrana lascia

AREZZO – La decisione era attesa entro il 30 giugno, scadenza del periodo di aspettativa richiesto dal noto chirurgo e l’annuncio, puntuale, è arrivato con due giorni di anticipo: il professor Fabio Sbrana ha deciso di continuare l’esperienza professionale in terra d’America, presso la Chicago Medical School e lascia l’ospedale di Arezzo.


“Ci abbiamo provato – afferma il direttore generale Enrico Desideri – ma non siamo riusciti a trattenerlo. Non ci siamo riusciti soprattutto perché i meriti professionali di Sbrana sono molto elevati ed è giusto che lui possa percorrere sino in fondo le opportunità che gli si prospettano. A Sbrana va il nostro più sincero ringraziamento per il contributo che ha saputo dare alla crescita della nostra chirurgia, in particolare alla chirurgia robotica. Se oggi siamo il secondo centro europeo, lo dicono i numeri – sottolinea Desideri – questo lo dobbiamo sicuramente a lui. E’ Fabio Sbrana, infatti, che ha avviato con noi questa attività facendo crescere un gruppo di professionisti che in questi anni ha saputo migliorarsi e farsi apprezzare ogni giorno di più”.

Da più parti, in questi mesi ci si è chiesti quale fosse il futuro della chirurgia aretina nel caso in cui Sbrana avesse lasciato il nostro ospedale. Ancora una volta, la risposta arriva dal direttore dell’Azienda sanitaria: “Il gruppo dei chirurghi cresciuto sotto la direzione di Sbrana è riuscito a mantenere alto il livello della nostra chirurgia, generale e robotica, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo anche durante la sua assenza, dimostrando di essere in grado di camminare con le proprie gambe: il numero degli interventi è aumentato, così come è aumentata l’attrazione di pazienti provenienti da altri territori”.

E da domani si volta pagina. Dalla Asl fanno sapere che nei prossimi giorni saranno avviate le procedure concorsuali per la nomina di un nuovo primario di chirurgia generale: “i tempi per l’espletamento di un concorso di questo tipo richiedono non meno di nove mesi, afferma Desideri. Ma, come ho già avuto modo di dire, l’assenza di Sbrana ci rammarica, ma non ci lascia sguarniti dal punto di vista operativo e direzionale. A questo proposito – conclude Desideri – colgo l’occasione per ringraziare i professionisti che, ai vari livelli hanno assicurato i coordinamenti necessari in tutti questi mesi: il dottor Pier Guido Ciabatti per il dipartimento chirurgico, il dottor Andrea Rinnovati per la chirurgia generale, il dottor Graziano Ceccarelli per la robotica, il dottor Michele De Angelis coordinatore aziendale e referente regionale per l’uso appropriato della chirurgia robotica nelle 4 discipline nelle quali tale tecnologia è stata applicata”.