“Siamo pronti. Le assemblee hanno confermato non solo l’attenzione dei cittadini alle prossime elezioni ma anche la loro voglia di partecipare, di dare una mano, di essere protagonisti di una fase nuova della vita di Capolona. E adesso metteremo a punto la lista che avrà un’impronta “civile” perché saprà rappresentare donne e uomini che hanno a cuore Capolona, che hanno voglia e forti motivazioni per spendersi, che hanno una competenza. Dunque donne e giovani “nuovi” rispetto alla pratica amministrativa ma non certo nuovi rispetto all’impegno civile e quotidiano nella società capolonese. Persone “riconoscibili”, apprezzate. Persone che abbiano una specifica “competenza” e che non abbiano, né ora né dopo, piccoli o grandi conflitti di interesse. Più che lista civica la nostra sarà una lista civile”.

Alberto Ciolfi, candidato a Sindaco dopo la vittoria nelle primarie, si prepara alla fase conclusiva della campagna elettorale in vista delle elezioni del 26 e 27 maggio. “Il nostro è un programma “partecipato” che ha registrato 4 assemblee generali (2 nel capoluogo e una in ciascuna delle frazioni di Pieve San Giovanni e Castelluccio). Le assemblee hanno sempre registrato una grande partecipazione, mai sotto le 50­, 60 presenze. Assemblee nelle quali ho soprattutto ascoltato non solo le lagnanze e le preoccupazione, ma – elemento assolutamente nuovo e fondamentale – la voglia di partecipare e contribuire a “dare una mano”. Oltre alle assemblee pubbliche, si sono avuti incontri con tutte le associazioni, circoli e singole personalità di Capolona. Molti si sono dichiarati disponibili a collaborare con l’Amministrazione su progetti comuni, siano essi sociali, culturali o economici. C’è un clima di attesa fiduciosa con la percezione dell’apertura di una fase nuova al comune di Capolona. Pensiamo a temi quali la fusione con Subbiano; lavoro e coesione sociale, partecipazione democratica, valorizzazione del territorio soprattutto delle frazioni, grande programma di manutenzione ordinaria”. Sta emergendo un programma innovativo grazie a un centro sinistra che a Capolona non si sta chiudendo in se stesso e che ha saputo cedere qualcosa della propria sovranità sia nelle scelta delle candidature, sia nella realizzazione del programma.