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Ciu, a Parigi forum su mobilità internazionale dei professionisti

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Roma, 19 apr. (Labitalia) – Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha aperto i lavori dell'incontro Ciu a Parigi, svoltosi nella sede del Consolato generale d'Italia, sulla mobilità professionale dei talenti italiani all'estero e i conseguenti problemi di natura previdenziale. Il Forum della Ciu di Parigi ha l'obiettivo di chiedere alle istituzioni italiane (governo, Parlamento, enti previdenziali) che venga messo all'ordine del giorno, senza indugio, il problema dei ricongiungimenti pensionistici per chi ha lavorato in Paesi diversi. Oggi, il professionista che lavora all'estero rischia di perdere addirittura il diritto al pensionamento in quanto vengono negati anni di contributi previdenziali versati. Si parla di decine di migliaia di elevate professionalità italiane che lavorano sparse in Europa e nel mondo alle quali la Ciu intende dare voce, giacché da sempre costituiscono un target privilegiato per la rappresentanza sindacale della confederazione. "Deve finalmente pensarsi – si legge in una nota della Ciu – a una seria e complessiva tutela legislativa in questo senso, sia a livello europeo che extraeuropeo, dove si prevedano misure per la garanzia di argomenti come: il problema della doppia fiscalità, i farraginosi ricongiungimenti pensionistici, la previdenza sociale, il riconoscimento pieno dei titoli professionali, le cooperative europee di professionisti residenti all'estero etc.. Ciò al fine di superare l''isolamento' attuale e creare una rete per i professionisti italiani, come proposto dalla Ciu"."Alla luce della normativa comunitaria (Ce n.883/2004 e 987/2009), degli accordi bilaterali e della legislazione nazionale propria dei Paesi membri dell'Unione europea, il problema del ricongiungimento pensionistico non ha ancora raggiunto risultati esaustivi. Dovrà essere compito dell'Italia, che assumerà nel 2014 la presidenza di turno dell'Unione europea, sollecitare un impegno concreto in tal senso delle istituzioni comunitarie", avverte."Quello della mobilità e dei sistemi previdenziali, in particolare, sono temi che ora sempre più – ha dichiarato Corrado Rossitto, presidente nazionale Ciu, che ha diretto il Forum – meritano un'adeguata riflessione. In primo luogo, devono considerarsi nuovi schemi di mobilità internazionale, da non vedersi come una fuga dei talenti, bensì quale percorso virtuoso di accrescimento professionale. Inoltre, il problema dei complicati ricongiungimenti pensionistici è sempre più sentito e attuale. Il professionista per muoversi all'estero ha bisogno di certezze".L'evento ha riscosso una forte partecipazione di pubblico: professionisti, manager e ricercatori italiani e non solo. "Segno che, anche questa volta, la Ciu ha colto i bisogni e le esigenze delle categorie che tutela", osserva.Al Forum, aperto dal benvenuto del Console generale d'Italia a Parigi, Andrea Cavallari, hanno partecipato: Anna Amato, segretario della delegazioni Ciu in Francia; Antonino Galloni, economista, membro effettivo del Collegio sindacale dell'Inps e rappresentante del ministero del Lavoro; Chiara Poggi-Ferrero, esperto di problematiche della mobilità internazionale delle persone. Ha presieduto l'evento Corrado Rossitto, che è anche membro del Cnel e, a Bruxelles, del Comitato economico e sociale europeo (Cese).