Home Politica Coingas, Il PdL aretino sostiene appello della Cisl

Coingas, Il PdL aretino sostiene appello della Cisl

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«Approviamo e condividiamo in pieno l’appello che la CISL di Arezzo ha fatto al Sindaco Fanfani circa la necessità di smantellare Coingas e crediamo che il Sindaco di Arezzo debba seguire il suggerimento della CISL non solo su Coingas ma anche su molte altre poco utili partecipazioni».
Così Paolo Ammirati e Stefano Mugnai, consiglieri regionali del PdL e Francesco Francini capogruppo del PdL in Consiglio comunale di Arezzo a commento degli articoli di stampa che riportano l’appello della Cisl di Arezzo a proposito la dismissione di Coingas.
«L’analisi che CISL fa di Coingas purtroppo risponde alla realtà dei fatti e pure noi, come PdL, denunciammo fin da subito che l’operazione sarebbe stata fallimentare. A questo punto però a poco serve piangere sul latte versato, seppure bisognerebbe imparare la lezione, e quindi si parta da Coingas per accelerare lo smantellamento di quasi tutte le partecipazione che in questi decenni si sono moltiplicate con grandi costi e pochi vantaggi», proseguono.
«Da sempre abbiamo dichiarato guerra alle società partecipate non strategiche, che nella maggior parte dei casi hanno rappresentato solo un costo per la cittadinanza – incalza Lucia Tanti, capogruppo del PdL in Provincia di Arezzo – e siamo riusciti ad ottenere anche qualche risultato. Resta il fatto che la lettura complessiva rimane, almeno per le partecipate della Provincia di Arezzo, negativa: molte non si riescono a vendere perché evidentemente poco appetibili per il mercato, alcune si sono vendute per poi fare successivamente accordi politicamente rocamboleschi come nel caso di CINPA, venduta ad una Cooperativa per neppure 150 mila euro per poi stipulare, solo 10 mesi dopo, con CINPA medesima, un contratto per affidarle oltre 3 milioni di euro nel settore strategico della formazione professionale. Scelta davvero politicamente poco comprensibile. Ecco, il “caso” CINPA dimostra come non si deve fare, così come non si devono smantellare quelle poche partecipazioni utili, come quella del Polo Universitario, che sono costate in termini di impegno finanziario e che andrebbero semmai ottimizzate».
«Insomma- concludono Ammirati, Mugnai, Francini e Tanti – prendiamo la palla al balzo per ridiscutere su tutte le partecipate di Comune e Provincia e per mettere nero su bianco i costi – temiamo molti- e i benefici – temiamo pochi-, il giro di nomi che si sono succeduti, non raramente i soliti, e per avviare una fase di “pulizia” dove si tagli molto e si salvi quel poco che c’è da salvare costruendoci intorno una strategia vera».