Home Cronaca Coldiretti: l’uragano ha distrutto i raccolti, stagione compromessa per le aziende

Coldiretti: l’uragano ha distrutto i raccolti, stagione compromessa per le aziende

0
Coldiretti: l’uragano ha distrutto i raccolti, stagione compromessa per le aziende

L’uragano di ieri pomeriggio ha lasciato un segno indelebile sulla campagna aretina: bombe d’acqua, grandinate con chicchi come palle da tennis, campi allagati, frutteti distrutti, oliveti e vigne massacrati, capannoni e annessi agricoli scoperchiati, serre inondate. Coldiretti Arezzo spiega che sono state di fatto messe in ginocchio molte imprese agricole della zona della Valdichiana aretina compresa, in linea di massima, tra Monte San Savino, Alberoro, Montagnano, Cesa e Rigutino. Ma gravi danni,si contano anche in Valtiberina, nella zona di Monterchi, a forte vocazione tabacchicola.
E' quindi allarme fortissimo nelle campagne, per i danni irreversibili che il maltempo provoca alle coltivazioni in questa fase stagionale e che ha ormai compromesso l’intera annata di numerose azienda agricole, con un bilancio che potrebbe essere di parecchi milioni di euro di danni per il settore
“Nel complesso – spiega il direttore di Coldiretti Arezzo, Giampiero Marotta – si tratta di ben mille ettari di coltura praticamente distrutti, per il 60/70% si tratta di frutteti, il resto vigneti e orticole. Il maltempo ha distrutto, scoperchiato di fatto, capannoni, anche recenti, e molte serre”. Per la maggior parte delle imprese agricole colpite il danno è tra il 60 e il 100%, “il che significa stagione finita, raccolto a zero, reddito zero – insiste Marotta – un drammatico risultato dovuto a queste particolari tipologie di maltempo, vere e proprio tempeste, veloci quanto intense e drammatiche per i gravissimi danni che portano all’agricoltura”.
Ultimo problema in ordine di tempo in una stagione già difficilissima, il vero e proprio uragano di ieri pomeriggio, che ha portato danneggiamenti gravissimi ai frutteti della Valdichiana aretina, “in particolare – spiega ancora Marotta – nella zona che va da Pieve al Toppo ad Alberoro le mele sono state massacrate dalla mitraglia della grandine. I danni sono senza dubbio molto gravi, non solo, ma sono tantissimi e filari e le piante, gli alberi abbattuti, che rischiano di compromettere non solo il raccolto di quest’anno, ma anche raccolti futuri”
Danni probabilmente irreparabili anche a pesche alle albicocche, ma soprattutto l’uva in attesa di vendemmia – sottolinea Coldiretti – le coltivazioni sferzate dal maltempo per le quali gli agricoltori rischiano veramente di vedere sfumare il lavoro di un intero anno. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le piante da frutta e sono state stese a protezione le reti antigrandine che tuttavia non ancora sufficientemente diffuse per impedire – spiega ancora il direttore di Coldiretti – il verificarsi di danni alle strutture e alle colture agricole.
Un altro problema – conclude Marotta – è dato dalle serre: il maltempo le ha scoperchiate e ne ha abbattuto diversi teloni. Anche in questo caso, la perdita economica e agricola è sicura. Il binomio serra-coltura è, infatti, stretto e il passaggio dei danni dalla prima alla seconda sono inevitabili una volta che la serra è allagata”.