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De rerum Natura: Roberto Ghezzi espone a Palazzo Ferretti di Cortona dal 17 al 26 agosto

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De rerum Natura: Roberto Ghezzi espone a Palazzo Ferretti di Cortona dal 17 al 26 agosto

Da sabato 17 a lunedì 26 agosto 2013 la prestigiosa sede di Palazzo Ferretti, in via Nazionale 45 a Cortona (Ar), ospiterà la mostra personale di pittura di Roberto Ghezzi dal titolo De rerum Natura.
L’esposizione, a ingresso gratuito, sarà visitabile tutti i giorni con orario continuato 10,30 – 22,30.
Presenti circa 25 opere tra paesaggi e figure, selezionate dalle fortunate mostre svoltesi negli ultimi mesi, alle quali si aggiungeranno alcuni pezzi inediti.

Già definito “pittore dei cieli” o “Turner di Cortona”, Ghezzi si sta imponendo come uno dei talenti di maggior successo della nuova scena pittorica aretina.
Nelle sue tele le forme accennano una dissolvenza, le figure si sfaldano all’orizzonte o tra le pareti di un ambiente domestico, come volessero uscire dal loro confine corporeo. Una metafora dell’esigenza umana di ritrovare la propria dimensione in uno spazio aperto, senza barriere.
Nella produzione recente dell’artista la “sensazione” prende il sopravvento sulla “figurazione”, quest’ultima è sempre più il mezzo per poter trasmettere l'altra, e mai un punto di arrivo.

Il titolo della mostra di Palazzo Ferretti prende spunto dal celebre poema di Tito Lucrezio Caro (I secolo a.C.) sulla natura e il ruolo dell'uomo, dove traspare un'esortazione al genere umano affinché prenda coscienza della realtà. È proprio il rapporto tra “uomo” e “natura”, questa indagine continua che va oltre ciò che percepiscono i sensi, che continua a condurre la ricerca artistica incessante del pittore cortonese.

Breve biografia:
Nato a Cortona (Ar) nel 1978, Roberto Ghezzi è cresciuto nella bottega del nonno Gino, scultore e pittore.
Sin da piccolo ha partecipato con successo a concorsi di pittura estemporanea e da studio.
Ha effettuato la prima personale nel 1992, a soli 14 anni. Sue opere si trovano in importanti collezioni private.

Dicono di lui:
“Nello spazio delle sue tele Roberto Ghezzi stende linee d’orizzonte che si allungano e si dissolvono in profondità, dove gli elementi naturali – l’aria, l’acqua, il vento, le nuvole – si compenetrano, trascolorando l’uno nell’altro. Un senso vitalistico, pertanto, circola nei suoi scorci animati dal volo libero di gabbiani, dal movimento lento e continuo del mare, dal propagarsi della brezza, dal diffondersi della luce aurorale in alternanza a quella crepuscolare, dal susseguirsi delle stagioni. Ed è proprio in un contesto così fluido, specchio dell’universale ed eterno mutare di tutte le cose che, infine, lo spirito trova il suo appagamento, avvertendo un clima di trascendenza, un forte desiderio di infinito, un’aspirazione all’assoluto”.
Daniela Meli, storica dell’arte

“Giovanissimo e appartenente a quella elitaria avanguardia dell’arte contemporanea che sostiene la forza comunicativa dei mezzi espressivi tradizionali, Roberto Ghezzi si muove in equilibrio tra formalismo e lirismo, alla ricerca del punto d’incontro tra la purezza del segno e il corrispondente stato emotivo dell’essere. La tela e la pittura a olio sono gli strumenti attraverso i quali l’interiorità e la forma mentis dell’artista trovano concretezza, palesandosi al riguardante. I paesaggi e le figure femminili sono escamotages formali, capaci di veicolare concepts introspettivi, emotivi e cerebrali. La logica spaziale, che sottende la costruzione a piani sovrapposti e coordinate imperniate a fulcri compositivi, struttura la soggettività della creazione, traducendola in un messaggio di portata universale”.

Articlolo scritto da: Tiziana Tommei, storica dell’arte