“Siamo abituati a dare importanza ai fatti, e non alle parole, e sull'edilizia scolastica di certo non ci mancano gli argomenti”. Così l'Assessore provinciale Francesco Ruscelli replica alla nota di Lucia Tanti, rispondendo ai tre punti sollevati dal capogruppo del Pdl. “Per quanto riguarda le necessità di spazi del Liceo Artistico, è ovvio che con questa situazione di blocco degli investimenti dobbiamo ragionare sugli immobili a disposizione, e lo stiamo già facendo sulla base delle esigenze degli Istituti che hanno visto nel caso di alcuni indirizzi un’esponenziale aumento del numero delle iscrizioni, e quindi delle prime classi. Si tratta, come è ovvio, di un lavoro complesso la cui soluzione migliore starebbe nei tanti progetti finanziabili e cantierabili che siamo costretti a tenere nel cassetto a causa del patto di stabilità. Su questo non saranno certo risolutivi, e vengo al terzo quesito posto dal capogruppo Tanti, i 38 milioni messi a disposizione dal Ministro, che distribuiti su tutto il territorio nazionale con i criteri proporzionali ai quali siamo abituati porteranno nel nostro territorio una cifra che potrà servire al massimo a dei modesti interventi di manutenzione di un tetto o di qualche aula. Non appena il provvedimento ministeriale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale richiederemo comunque, come facciamo di consueto, il finanziamento di qualcuno dei nostri tanti progetti. Per quanto riguarda invece la seconda domanda che il capogruppo del Pdl pone, e cioè la richiesta di un confronto pubblico su questi temi, avevo già espresso nella conferenza stampa dello scorso 11 marzo la volontà di convocare gli Stati Generali dell'edilizia scolastica e oggi annuncio che si svolgeranno il 17 aprile nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia. In quell'occasione studenti, insegnanti, genitori, presidi e amministratori locali si confronteranno sui dati reali e su una situazione che ci ha visto impegnati in tutti questi anni con realizzazioni importanti e investimenti cospicui a fronte di un Governo nazionale che, dal 2004, non ha più finanziato la Legge 23/96 sull'edilizia scolastica se non con somme poco più che simboliche”, conclude l'Assessore Ruscelli.