Home Politica Enea Barbagli su Podere Rota

Enea Barbagli su Podere Rota

0

In attesa che il Sindaco Amerighi rientri dall’estero, dove attualmente si trova, sento l’esigenza di precisare che la discarica di Podere Rota svolge una indispensabile funzione legata all’igiene urbana del territorio; servizio pubblico per decine di migliaia di cittadini e centinaia di imprese. Chiederne la chiusura, o chissà quale altro intervento risolutivo, è pura demagogia.
Prima di tutto sarebbe opportuno che ogni Comune facesse meglio in termini di raccolta differenziata (mentre Terranuova è al 65%, San Giovanni V., nel 2012, si è fermato al 47%). Ed ancora gli stessi dovrebbero attivarsi per una migliore raccolta dell’organico, che potrebbe essere trattato nell’impianto di compostaggio di TB Spa invece di finire in discarica.
Va ricordato poi che nel podere Rota sono accolti anche rifiuti speciali, a partire dai fanghi di depurazione degli scarichi urbani, garantendo così la funzionalità dei depuratori di Nuove Acque e Publiacqua (o da domani smettiamo tutti di tirare lo sciacquone?)
Purtroppo la fermentazione dei rifiuti organici conferiti in discarica è un fenomeno naturale ed inevitabile. L’impatto olfattivo che ne deriva può essere accentuato non tanto dalla gestione ordinaria dell’impianto (su cui gli enti di controllo hanno sempre confermato la piena regolarità) ma dalle condizioni meteoclimatiche, specialmente in determinati periodi dell’anno, con molta piovosità e continui sbalzi di pressione.
Ciò non toglie che per far fronte all’attenuazione di questi picchi nei cattivi odori si debba tenere la massima attenzione e vigilanza, anche impegnando CSAI SpA negli investimenti necessari, pur ricordando che da anni questa società si è dotata di un impianto di recupero del biogas prodotto dalla discarica, con il quale produce energia elettrica pari al fabbisogno di oltre 9.000 famiglie, utilizzando quindi una fonte rinnovabile.
La discarica di Podere Rota è inoltre sede di importanti e prestigiosi studi e ricerche scientifiche di risonanza internazionale proprio per cercare di migliorare le prestazioni ambientali del recupero del biogas e per ridurre gli impatti olfattivi legati al conferimento di rifiuti organici. Proprio il 20 giugno a Terranuova Bracciolini si terrà un convegno di CSAI e dell’Università di Firenze per presentare i risultati del progetto TECGAS che è stato, non a caso, cofinanziato e promosso dal Ministero dell’Ambiente.
Il Comune di Terranuova B. resta però disponibile a mantenere costante e forte l’impegno, assieme alle altre amministrazioni comunali limitrofe, affinché il processo di smaltimento sia costantemente migliorato. Detto questo però rigettiamo l’affermazione falsa che non si è fatto e non si sta facendo niente; strumentale solo alla polemica di parte, priva della conoscenza vera dei problemi e dei fatti. Perché, magari, non mappiamo il nostro Valdarno per verificare tutte le fonti emissive di cattivi odori, al fine di ridurre il disagio dei nostri concittadini ?

L’Assessore Enea Barbagli

Articlolo scritto da: L’Assessore Enea Barbagli