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Nasce ArezzoxCivati, ieri ilprimo incontro

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Serata partecipata ieri per chi si darà da fare per Civati segretario, un esordio bagnato dalla pioggia, tanti gli interventi appassionati e dai colori forti.

Una seduta anche ed ancora di psicanalisi per capire ed assorbire quello che è successo negli ultimi due mesi. Molti sono quelli che non hanno ancora digerito ed hanno assorbito il nuovo scenario politico, il governissimo che tutto può risolvere. E non certo per capacità di intelletto, ma per una precisa volontà politica: forte la richiesta di essere alternativi a tutto questo, di ridare dignità alle proprie scelte.

Lo diciamo con i tweet ( per i più interessati trovate la diretta di ieri sera con l’hashtag #arezzopercivati su twitter, chi ci vuol dare una mano ci contatti con una email a [email protected]). Con Gianni che chiede di “tornare ad essere orgoglioso della propria militanza, alla ricerca di una identità da definire dopo i disastri di questi mesi”, con le parole di Giuseppe che ai nostri dirigenti chiede “cosa deve succedere per fargli capire che non sono adeguati”.

Francesca che vuole un PD più aperto, Piergiovanni che chiede un PD diverso e più democrazia interna.

Non possiamo arrivare ad una proposta credibile di cambiamento, se non ascoltiamo i nostri elettori, ammirabili nella voglia di partecipare e di proporre: indispensabile che la loro arrabbiatura venga portata nelle stanze del PD, bandendo le ipocrisie di questi anni, con parole di verità che affrontino i problemi reali, e non quelli ombelicali del partito stesso. Solo così possiamo pensare di ripartire.

E sarà dura, lo sappiamo, perché non abbiamo padrini alle spalle, perché ci autofinanzieremo (ieri abbiamo raccolto 65 Euro, e rendiconteremo tutto). Ma ce la metteremo tutta per costruire un progetto vero per il nostro territorio.. Ecco il nostro PD, e come dice Elena, sarà #tuttacolpadicivati.

Partiamo da qui, chiedendo un congresso aperto e rifondativo a tutti i livelli, un dibattito profondo che riesca a toccare il cuore e l’anima del nostro elettorato. Non c’è altra strada per limitare l’emorragia di credibilità, e faremo la nostra parte.