Home Cronaca Faina resta imprigionata in un pozzo, liberata da operatori Asl

Faina resta imprigionata in un pozzo, liberata da operatori Asl

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AREZZO – Il servizio tecnico di igiene urbana veterinaria della Asl di Arezzo è intervenuto allo Scopetone per liberare una faina finita dentro un piccolo pozzo artesiano.
E’ stata una residente della zona a chiamare il servizio della Asl avendo udito da dietro un cespuglio dei lamenti di animale.
Medico-veterinario e un suo collaboratore, hanno scoperto (la donna non lo sapeva), che dietro la siepe si celava un piccolo pozzo artesiano aperto alla sommità. Un tubo di plastica del diametro di 30 centimetri per fortuna profondo solo pochi metri perchè il pozzo, evidentemente, si era asciugato e negli anni riempito di terra e foglie. L’animale era imprigionato a tre metri di profondità e non aveva modo di risalire.

I due operatori della Asl hanno creato, con un tubo di diametro minore ed una corda messa a cappio, una sorta di trappola. Inserita nel piccolo pozzo, hanno preso l’animale al lazzo e lo hanno estratto. Visto che la faina (esemplare adulto) non aveva ferite è stata liberata ed è fuggita libera nel bosco.
Questo episodio è utile per ricordare ai cittadini che se nelle loro proprietà esistono pozzi, fosse, cisterne, queste devono essere protette alle loro imboccature con solidi sistemi di chiusura o con reti capaci di impedire l’accesso sia ad animali che alle persone.