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Festa del perdono 2013

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Festa del perdono 2013

Si è chiusa la festa del perdono di Montevarchi con migliaia di occhi all’insù ad ammirare i fuochi artificiali sparati dal Colle dei Cappuccini. Sono le stesse migliaia di persone, provenienti da tutto il Valdarno, che si sono date appuntamento a Montevarchi nel corso di 4 giorni ricchi di eventi e di iniziative che hanno rinsaldato il vincolo della nostra comunità. E in fondo il senso di una festa come il Perdono è proprio quello di rinsaldare i vincoli di amicizia, solidarietà, riscoperta delle proprie tradizioni e della propria storia con il desiderio di comunicarla e farla conoscere a chi non sa come nasce e si sviluppa nel tempo la città. Così nasce un vincolo stretto dal Gioco del Pozzo di origine medioevale, al concerto di Stefano Sani che ha festeggiato gli oltre 30 anni della sua carriera di cantante proprio nella sua terra, fino alle medaglie consegnate dall’Amministrazione Comunale ai sei nostre concittadine, riconoscendo quanto di bello e importante hanno fatto e continuano a fare ogni giorno per lo sviluppo economico, sociale, culturale di Montevarchi e del Valdarno. Così come a questa lunga catena non possono non unirsi anche le miriadi di attività e di iniziative dell’associazionismo locale che in questi 4 giorni si sono dati da fare per organizzare eventi, mostre, spettacoli, mettendo in mostra la fantasia e l’amore per la propria terra. Che dire, oggi dopo questa festa siamo tutti un po’ più uniti, più contenti, più felici perché vedere una città così in movimento, così desiderosa di mettersi in mostra credo sia uno degli scopi più importanti che una festa come il Perdono possa raggiungere. Le miglia di persone che tra sabato e domenica hanno visto il Gioco del Pozzo e la rievocazione storica, che si sono dati appuntamento in piazza XX Settembre per il concerto di Stefano Sani, che hanno girato mostre e visto gli altri spettacoli e hanno applaudito le sei concittadine premiate in piazza Varchi credo abbiano avuto l’occasione di vivere momenti importanti della vita di una comunità. Storia, tradizioni e contemporaneità sono ciò che costruisce una comunità. In questi giorni si è vissuto a Montevarchi quest’aria. Così guardando le immagini delle foto non resta che ringraziare tutti, dall’associazionismo locale, ai commercianti, ai cittadini, ai dipendenti del comune e ai volontari che hanno montato e smontato palchi e stand perché è stata una bella festa. La speranza è che quella dell’anno prossimo possa svolgersi in un centro storico ancora più bello con molte delle strade rimesse e con alcuni edifici storici ristrutturati per fare una festa del perdono ancora più bella. L’Amministrazione Comunale ce la metterà tutta per rendere possibile questa speranza.