Home Nazionale Germania, via al governo di larghe intese Raggiunto l’accordo tra Cdu-Csu e Spd

Germania, via al governo di larghe intese Raggiunto l’accordo tra Cdu-Csu e Spd

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Berlino, 27 nov. – (Adnkronos/Ign) – Al termine di una maratona negoziale di 17 ore, i due principali partiti tedeschi, la Cdu-Csu della cancelliera Angela Merkel e la Spd hanno trovato un accordo per la formazione di un governo di larghe intese. A renderlo noto per primi, su Twitter, sono stati il parlamentare conservatore Michael Grosse-Broemer e la premier del land della Saar Annegret Nramp-Karrenbauer."Sarà una grande coalizione, che compierà una grande missione per la Germania", ha detto la Merkel spiegando che "non svilupperemo un'Unione del debito, ma un'Unione di stabilità".L?intesa, arrivata alle cinque di mattina – due mesi dopo le elezioni che hanno confermato la leadership di Merkel ma senza darle la maggioranza assoluta, e un mese dopo l'avvio dei negoziati – sarà ora sottoposta al voto dei 475mila iscritti al partito socialdemocratico con i risultati definitivi che verranno diffusi il prossimo 14 dicembre. Se il risultato sarà positivo, tre giorni dopo la cancelliera sarà eletta alla guida del suo terzo esecutivo dal Bundestag, la camera bassa del Parlamento. "Sono abbastanza sicura che siamo molto più vicini ad un sì che ad un no", ha detto Andrea Nahles, segretario generale della Spd.E fino a quando non si sarà conclusa la consultazione, i nomi dei ministri non saranno annunciati. "Noi rispettiamo il fatto che fino alla decisione, la composizione del governo non sarà annunciato", ha detto il cancelliere tedesco. "Noi otterremo una grande maggioranza in favore dell'accordo di coalizione", ha detto il leader socialdemocratico Sigmar Gabriel, esprimendo la convinzione che i militanti della Spd "sicuramente lo sosterranno". La bozza, di 173 pagine, approvata dai 70 membri della commissione dei negoziati, verrà presentata formalmente oggi. Tra i punti principali, l?accordo stabilisce la doppia cittadinanza e il salario minimo. Verrà quindi abolita la legge che impone ai figli nati in Germania da genitori stranieri di scegliere tra le due nazionalità prima del loro 23esimo compleanno. Mentre è stato stabilito che il salario minimo sarà fissato ad 8,50 euro all'ora a partire dal 2015, con la possibilità per le industria ed i sindacati di negoziare eccezioni fino al 2017. La questione dell'aumento del minimo salariale veniva considerato l'argomento principale dalla base socialdemocratica. E come ha ammesso la stessa cancelliera tedesca trovare l'intesa su questo punto stato "uno degli ostacoli più grandi da superare".L'accordo prevede inoltre un aumento delle pensioni di invalidità. Sarà poi possibile a partire da gennaio andare in pensione a 63 anni, con almeno 45 anni di contributi, come richiesto dalla Spd, e le pensioni saranno aumentate per le madri con figli nati prima del 1992, come richiesto dalla Cdu-Csu. I due partiti hanno inoltre concordato nel non aumentare le tasse, nè di permettere l'aumento del debito federale a partire dal 2015. Un compromesso è stato anche raggiunto sulle energie rinnovabili, che entro il 2030 dovranno costituire tra il 55 e il 60% dell'intera rete. La Merkel spingeva per l'obiettivo del 50-55% con la Spd che insisteva per il 75%. Per quanto riguarda la formazione dell'esecutivo, è stato deciso di aspettare la conclusione del voto della base della Spd, ma è stato già stabilito che alla Cdu andrebbero cinque dicasteri, oltre all'incarico del capo della cancelleria, diverso da quello di cancelliere. La Spd avrebbe sei ministeri e la Csu tre.