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Governo: Massimo Bray, dalla Treccani al Mibac/scheda

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Roma, 28 apr. (Adnkronos) – Massimo Bray, nato a Lecce l'11 aprile 1959, neodeputato per il Pd, approda alla guida del Mibac vantando una laurea in Lettere e Filosofia e la direzione editoriale dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, fondato da Giovanni Treccani, dove entro' come redattore responsabile della sezione di Storia moderna dell'Enciclopedia La Piccola Treccani. Non lascera' piu' l'Istituto, divenendone nel 1994 il direttore editoriale. Sul suo sito si legge che l'impegno nel Pd e' motivato dal credere che "la cultura possa essere il modo migliore di ricostruire il nostro Paese. E perche' crede che, grazie alla cultura, il Mezzogiorno possa mostrare la sua migliore identita'".
Ancora sul suo sito si legge che Bray, all'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, "mantenendo intatto il rigore che contraddistingue un'istituzione culturale di cosi' grande prestigio, ne ha seguito l'apertura al web con grande entusiasmo. Il progetto di definire l'Enciclopedia degli italiani online e' il modo di interpretare la missione della Treccani nel XXI secolo. La scelta e' quella di mettere a disposizione di un numero sempre maggiore di utenti un patrimonio di conoscenza di alta qualita'; la convinzione e' che il nostro Paese debba elaborare nuove forme di gestione del patrimonio culturale, coniugando la forza dei contenuti con le innovazioni tecnologiche". Bray e' anche "direttore responsabile della rivista edita dalla Fondazione di cultura politica Italianieuropei, che ha tra i suoi principali obiettivi quello di elaborare analisi e riflessioni pubbliche sui nodi cruciali dell'innovazione politica ed economica europea"; inoltre "sull'edizione italiana di Huffington Post e' autore di un blog dedicato all'esperienza della cultura, con particolare attenzione all'editoria tradizionale e digitale".Il prossimo titolare del Mibac "presiede il consiglio d'amministrazione della Fondazione La Notte della Taranta, che organizza il piu' grande festival europeo di musica popolare, dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica. Grazie al lavoro del gruppo di competenze che gestisce la Fondazione e soprattutto alla straordinaria coralita' dei talenti musicali coinvolti nell'Ensemble Notte della Taranta, il festival e' divenuto, negli anni, un riconosciuto modello culturale che, di edizione in edizione, non cessando di produrre nuove forme di elaborazione artistica, ha cominciato a produrre interessanti economie per il territorio".

Articlolo scritto da: (Spe/Opr/Adnkronos)