Home Cultura e Eventi Cultura I Bealtes si ispirarono al Laudario Cortonese. Questo è quanto racconta Franco Zeffirelli

I Bealtes si ispirarono al Laudario Cortonese. Questo è quanto racconta Franco Zeffirelli

0

Il grande regista Franco Zeffirelli, in una recente intervista con il giornalista Riccardo Lenzi de il settimanale L’Espresso, racconta un aneddoto straordinario riguardante il Laudario di Cortona. Il Laudario, oggi custodito nella Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca in Palazzo Casali è datato 1270 circa ed è la più antica collezione conosciuta di musica italiana in lingua volgare, nonché l'unica del XIII secolo.

Fra i primi ospiti della sua villa di Positano ci fu Leonard Bernstein, che già aveva frequentato negli anni Cinquanta alla Scala. A quei tempi Zeffirelli stava lavorando a "Fratello Sole, Sorella Luna", il film su San Francesco dove sarebbe stata molto importante la colonna sonora. «Coinvolsi subito Lenny (Bernstein), facendogli ascoltare una raccolta di musiche francescane, il "Laudario di Cortona".
Bernstein se ne innamorò e mi consigliò di invitare Leonard Cohen a creare una colonna sonora riproponendo le melodie delle laudi.
Successivamente feci conoscere l'operazione a un delizioso artista folk, Donovan, che compose una splendida colonna sonora. Ne parlai anche con i Beatles, ai quali piacque la storia di san Francesco, quella di un giovane che si autoesclude dalla società e dalle sue ricchezze terrene per lodare e cantare Dio attraverso le sue creature.
Gli feci conoscere il Laudario, lo cantammo insieme e ne furono entusiasti. Fu per loro costante fonte d'ispirazione».