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I venerdì di Bibbiena: il secondo appuntamento è con la poesia

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Prosegue l'iniziativa "I venerdì di Bibbiena" con l'incontro del 10 aprile, che vedrà come relatore Bill Dodd. Il tema affrontato è "Vivere le parole – Una finestra sul mondo: come la poesia può dare un senso alle cose".Tra le persone e il mondo s’intromette spesso l'automatizzazione, l'abitudine di una percezione stanca, distratta.
La poesia, come le arti visive, può aiutarci a non rimanere intrappolati in questo stato di disattenzione. Può aiutarci a ripristinare lo sguardo, l'ascolto, tutti i sensi, quindi a vedere e ascoltare una persona, una città, un paesaggio. Può contribuire a creare o scoprire narrative che diano un senso al mondo.
Soprattutto, la poesia può indurci a un rapporto meno manipolativo con l'ambiente, modificando la nostra interiorità piuttosto che il mondo fisico che ci circonda. Bill Dodd è stato per quarant’anni docente di letteratura inglese presso le università di Bologna e di Siena (Arezzo). Pratica da molto tempo la poesia. E’ presidente del Circolo Culturale Peter Levy. L'incontro si terrà alle ore 21.00 presso il locali di ExpArt, in via Borghi 80 (centro storico), Bibbiena.
“Vivere meglio. Un presente fatto di scelte” ossia “I venerdì di Bibbiena” che si ripeteranno a cadenza mensile fino al 14 giugno per poi riprendere a settembre. Vivere meglio la nostra interiorità, capire meglio noi stessi, ma anche il mondo che ci circonda in un momento di grandi cambiamenti, di forti frizioni sociali e di crisi psicologica ed economica. “Dobbiamo vivere come prigionieri le sfide della vita quotidiana? O possiamo invece trovare risorse interiori che ci aiutino a reagire più positivamente alla crisi culturale e spirituale della società contemporanea?”. Questi gli interrogativi che si pongono un gruppo di intellettuali della nostra terra e non solo che, grazie all’appoggio sostanziale dell’Assessorato alla Cultura del comune, hanno raccolto attorno a sé personalità varie, provenienti da culture diverse, che vorrebbero aiutare le persone – ognuno con i loro bagagli culturali ed intellettuali – a ritrovare se stessi in questo presente. In una serie di incontri che vogliono essere informali e con una impostazione dialogica – non ci saranno, per così dire, “professori in cattedra” – esploreremo la problematica del noi e dell’oggi da una varietà di prospettive – filosofiche, scientifiche, religiose, umanistiche, alla ricerca di vie per arricchire la nostra esperienza della realtà.