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La replica a Vasai del Liceo Artistico ‘Piero della Francesca’ su cessione dei locali

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La replica a Vasai del Liceo Artistico ‘Piero della Francesca’ su cessione dei locali

In merito alle dichiarazioni espresse dal Presidente Vasai ai mass media, riuniti in conferenza stampa nella giornata di ieri, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue.

– Il Presidente Vasai ha affermato che, prima di decidere l’eventuale trasferimento di Ragioneria nei locali di Via XXV Aprile 86 (attualmente sede dell’ISIS “V. Fossombroni”), ritiene opportuno coinvolgere vari soggetti istituzionali, poiché la comunità cittadina mantiene viva la memoria storica che associa l’edificio di Piazza della Badia all’istituto stesso. Noi crediamo che il tema della memoria sia rilevante e, in quanto docenti, non possiamo ignorare come esso connoti l’insegnamento di alcune importanti discipline. Ci chiediamo, tuttavia, come tale tema sia stato completamente ignorato allorché si è tentato ripetutamente da parte dell’Amministrazione di vendere l’edificio di Piazza della Badia. La memoria storica viene meno di fronte ai possibili introiti?
– La memoria storica dovrebbe favorire l’attenzione e la cura per la ricchezza artistica e architettonica dell’edificio di Piazza della Badia, di per sé splendido. Tuttavia, se la comunità cittadina ha mantenuto viva tale memoria, non così gli amministratori e i tecnici della Provincia che hanno lasciato decadere l’edificio fino alla soglia della fatiscenza di alcuni locali, trascurandone una parte cospicua, abbandonata negli anni e delimitata dai segnali di inagibilità. Oltre trecentomila euro, versati dall’assicurazione per i danni provocati dallo scavo del parcheggio in Piazza del Popolo sono stati destinati al restauro di altri locali scolastici. Gli studenti di Ragioneria avevano meno diritti di altri studenti? La memoria storica è stata rispettata con tali comportamenti? L’istituto per ragionieri è stato favorito oppure no da tali scelte?
– Non esistono aule vuote a Ragioneria, né esistevano presso il PACLE e i Geometri. Tutte le aule sono ed erano occupate per fini didattici. Quelle presso il PACLE, inoltre, erano dotate di lavagna multimediale interattiva (LIM). Non si lasciano vuote le aule dotate di LIM, considerato il costo di queste ultime.
– Oggi presso la scuola di Via XXV Aprile non esiste più la sala docenti, l’Aula Magna, l’aula dedicata agli alunni disabili e alle lezioni dei docenti di sostegno. Tutte le scuole possiedono una sala docenti dove questi ultimi correggono i compiti o incontrano le famiglie in orario mattutino. Essa sarà sostituita da una stanza di dimensioni ridotte, sicuramente inadatta al numero dei docenti: poco più di uno sgabuzzino. L’Aula Magna è un luogo dove si svolge la didattica per più classi contemporaneamente, per esempio in occasione di conferenze o lezioni particolari. L’Aula Magna è il luogo simbolico in cui ogni scuola mostra la sua immagine all’esterno. Essa non esiste più. L’uso dell’aula per gli alunni disabili non richiede particolari spiegazioni. Si ritiene che la scomparsa di queste aule non penalizzi la scuola? Vorremmo sapere, ma la domanda è retorica, se la scomparsa delle stesse è avvenuta anche nelle scuole in espansione? Forse, prima di chiedere nuove aule, quelle scuole avrebbero dovuto mettere in gioco le proprie.
– L’Aula Magna a disposizione di Ragioneria non è atta a contenere i circa 120 docenti che compongono attualmente il Collegio (numero probabilmente destinato a crescere). Il “nuovo” istituto “Buonarroti Fossombroni” non sa dove tenere le sedute del Collegio dei Docenti. La scorsa seduta del Collegio – come ha documentato la stampa – ha avuto luogo lungo i corridoi. Si pensa che ciò aiuti la vita scolastica e una scuola che necessita di un rilancio?
– L’Amministrazione Provinciale aveva originariamente presentato alla Scuola due proposte: spostare il PACLE nei locali di Piazza della Badia oppure far traslocare Ragioneria presso i locali di Via XXV Aprile. A noi era stata consentita la possibilità di scelta tra queste due opzioni alternative. Abbiamo optato per la seconda cioè per il trasloco di Ragioneria presso i locali del polo scolastico di Via XXV Aprile. Una volta compiuta la scelta, la proposta è stata revocata in maniera improvvisa e poco provveduta dall’Amministrazione stessa. Con tanto di scuse. Contestualmente i locali del polo di Via XXV Aprile sono stati assegnati al Liceo Artistico “Piero della Francesca”. Che fosse l’opzione sbagliata?
– L’Assessore Ruscelli e l’ing. Tiezzi ci hanno detto che l’unificazione fisica presso i locali di Via XXV Aprile sarebbe stata realizzata a partire dall’anno scolastico 2014/’15. Abbiamo chiesto garanzie al riguardo in ragione delle future dismissioni dell’ente provinciale. Ci è stato obiettato che comunque il Presidente Vasai sarebbe rimasto in veste di Commissario e che dovevamo fidarci. Siamo stati rimproverati, inoltre, poiché la nostra diffidenza ledeva l’onorabilità delle persone che si sarebbero impegnate. Il Presidente, ieri, ha confermato seraficamente di non poter prendere impegni per il futuro.
– Perché la nostra Scuola ha chiesto di sottoscrivere un accordo vincolante e non le vuote chiacchiere del protocollo d’intesa che ci è stato proposto? Semplicemente perché siamo convinti che l’unificazione fisica delle due scuole in Via XXV Aprile possa costituire il primo passo per il rilancio della Scuola stessa. Non abbiamo certamente interessi personali o motivazioni nascoste.
– Il Presidente Vasai dice che l’unificazione è possibile, ma che essa va raggiunta con l’accordo di tutti. Certamente ciò sarebbe auspicabile, ma è altrettanto realistico? Vorremmo sapere in merito a quali scelte politiche si è registrata una tale unanimità. Forse il problema è quello di scegliere e decidere.
– In vista di tale unificazione, la nostra Scuola ha offerto una collaborazione di personale e altresì finanziaria, che è stata rifiutata. Non si dica che è mancata da parte nostra la collaborazione!
– Per offrire tre laboratori al Liceo Artistico, l’Amministrazione Provinciale ha dovuto smontare un laboratorio di lingue di 31 postazioni che è stato parzialmente accorpato a un altro laboratorio di 15 postazioni. Il risultato è che invece di due laboratori ne abbiamo uno di 30 postazioni. Il laboratorio di Trattamento Testi che si compone di 31 postazioni sarà smontato e ricostruito nel laboratorio di scienze, dove non si potranno avere più di 14 postazioni. Il laboratorio audiovisivi scomparirà. Anche il laboratorio di Scienze sarà smontato, sebbene l'insegnamento di Biologia e Scienze della Terra continui ad essere impartito. Il Presidente Vasai ritiene che non vi sia disagio?
– Le scelte dell’Amministrazione Provinciale che hanno avuto come soggetto destinatario la nostra scuola sono state attuate nonostante la presenza di alcuni edifici cittadini pressoché vuoti (quasi tutte le aule nella sede scolastica di Via Golgi sono vuote, altrettante lo sono nella sede della Scuola primaria dell’Orciolaia).

Poiché nella giornata di ieri – così mi è stato riferito – alcuni alunni del Liceo Artistico sono andati a protestare in Piazza della Libertà, di fronte all’edificio della Provincia, mi rendo conto che le scelte attuate dall’Amministrazione stessa hanno scontentato tutti. In tal senso desidero esprimere la mia solidarietà anche verso gli alunni, il personale e il dirigente scolastico del liceo “Piero della Francesca”.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Alessandro Artini