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La scultura nel segno del mosaico

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La scultura nel segno del mosaico

Tre sculture che raccontano come la ricerca artistica di Francesca Fabbri, artista di valore internazionale cresciuta a Ravenna, punta a rinnovare il tema della scultura unita al mosaico orientandola verso una sontuosità a tratti “glamour”, ma profondamente concettuale. E’ questo in sintesi il tema della mostra “Francesca Fabbri. Una contemporaneità antichissima” che è stata inaugurata domenica 29 settembre ( rimarrà aperta fino al 10 novembre) al Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento di Montevarchi (Ar), museo civico unico in Italia che per vocazione è interamente dedicato alla scultura, curata dal direttore Alfonso Panzetta. Francesca Fabbri è un’artista che ha iniziato la sua attività fin dall’età di 14 anni quando rimase affascinata dai mosaici bizantini di San Vitale a Ravenna. Tra le sue opere più importanti il singolare monumento funerario a Rudolf Nureyev nel cimitero di Sainte Geneviève sous Bois a Parigi e la partecipazione a molte mostre come l’ampia personale a Miami in Florida e la e alla Biennale di Venezia del 2011 con l’imponente scultura “Il Prigione”, esposta anche al Cassero. Un’opera emblematica, realizzata con piccole tessere di d’oro bianco che danno vita ad un effetto cromatico continuo e pieno di riflessi dove si intravede una figura umana coperta da un drappo. “Non si vede il volto – racconta l’artista – ma la posa suggerisce il difficile stato dell’esistenza di questa persona coperta da una luce che può rappresentare la sua fine ma anche la risurrezione. Infatti nella mia arte è sempre presente questo messaggio dell’uomo tra la morte e la rinascita”. Troviamo poi "L’immenso in tasca", una scultura di mosaico vetroso nero realizzata appositamente per questa mostra. “Una donna ibrida – sottolinea Federica Marrubini che ha curato il testo critico del catalogo – colta in piedi mentre osserva l’infinito chiuso nella tasca del suo cappotto”. Infine ecco "Attraverso l’oltre", ultima realizzazione dell’artista. Una figura umana in mosaico di pasta vitrea rossa che rappresenta il futuro prossimo e apocalittico. Un uomo tornato al suo stato primitivo sconfitto dall’inquinamento e dalla devastazione della natura e che vede come unica possibilità di salvezza il “cambiamento tragico e definitivo” del suo modo di vivere. “La particolarità della ricerca di Francesca Fabbri – sottolinea il direttore del Cassero Alfonso Panzetta – è che affronta con grande maestria la condizione dell’uomo contemporaneo attraverso un’antica tradizione come l’arte musiva, poco conosciuta al grande pubblico. Le sue opere poi dialogano con le collezioni otto – novecentesche presenti nelle sale del museo creando un allestimento di grande fascino e suggestione”. Le sculture dell’artista si sposano anche con la multimedialità grazie alla collaborazione dell’Associazione MACMA e dell’Associazione Fotoamatori Francesco Mochi, due importanti realtà del territorio. Una giovane fotografa, Francesca Bigazzi e la videomaker Fulvia Orifici di MACMA, hanno riletto e interpretato i lavori della Fabbri arricchendo il catalogo curato da Alfonso Panzetta con un testo di Federica Marrubini. La mostra “Francesca Fabbri. Una contemporaneità antichissima” è ultimo evento espositivo del progetto “Contemporaneamente…al Cassero! Suggestioni, poetiche, linguaggi e approfondimenti sulla scultura italiana contemporanea”, realizzato dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla Cultura, curato dal direttore scientifico de “Il Cassero” Alfonso Panzetta e finanziato insieme alla Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea 2012”. La realizzazione del progetto vede poi la partecipazione dell’Associazione “Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” per quanto riguarda la logistica e della Cooperativa Itinera C.E.R.T.A. per la segreteria organizzativa e la didattica. La mostra sarà aperta al Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento, in Via Trieste, 1 a Montevarchi (Ar), dal 29 settembre al 10 novembre 2013, il giovedì e venerdì: 10-13 e 15-18, sabato e domenica: 10-13 e 15-19, il primo giovedì del mese: 21.30-23.30. Previste visite didattiche gratuite per adulti per un massimo 20 persone, gradita la prenotazione, domenica 13 ottobre ore 16.30 e sabato 26 ottobre alle ore 11.30. Costo del biglietto 3 euro intero, 1 ridotto. Info: tel.055.9108274, sito web: www.ilcasseroperlascultura.it.