Home Nazionale Mele, con limoncella d’Abruzzo parte riscoperta antiche varietà

Mele, con limoncella d’Abruzzo parte riscoperta antiche varietà

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Roma, 14 ott. (Labitalia) – Sulle ottime qualità terapeutiche e nutrizionali delle mele si sa tutto o quasi: meno si sa, invece, sul fatto che in Italia esistono varietà antiche di mele la cui coltura negli anni ha rischiato di scomparire. E poco si sa anche del fatto che molte di queste varietà si coltivano nella 'regione dei Parchi', l'Abruzzo. Grazie alle coltivazioni abruzzesi, infatti, sulle nostre tavole possiamo trovare ancora frutti deliziosi come la mela rossa di Montereale (Aq), la mela limocella (importata dalle estese pianure della Puglia e divenuta, in breve tempo, il simbolo delle mele abruzzesi), la meloncella di Bisegna (Aq), la mela Gelata di Farindola (Pe) e la mela piana di Caramanico (Pe). Ora un'originale iniziativa della Cooperativa 'La Porta dei Parchi' di Anversa degli Abruzzi (guidata da Nunzio Marcelli, vulcanico pastore laureato che per primo ha ideato l'adozione a distanza delle pecore), impegnata da più di 30 anni nel rilancio delle attività agro-pastorali nel territorio abruzzese, invita a riscoprire le mele antiche attraverso un 'soggiorno rurale', che comprende la visita del territorio, la degustazione dei prodotti tradizionali dell'area pastorale, e anche la partecipazione alla raccolta delle mele.Lo scenario è quello della splendida Valle del Giovenco (che ha dato i natali al Cardinal Mazzarino e a Ignazio Silone, nati entrambi a Pescina de' Marsi), di antica ricchezza produttiva, che ospita varietà locali tradizionali dalle caratteristiche particolari. Le mele da cogliere sono le limoncelle, varietà ben nota agli agronomi e agli abitanti di Ortona dei Marsi e dintorni, che non gode forse della notorietà che meriterebbe tra gli amanti della frutta autunnale. Piccola, dalla buccia gialla con i caratteristici puntini marrone, acidula se mangiata appena colta, diventa più dolce con la maturazione. Una delle caratteristiche particolari di questa varietà di mela è la sua capacità di conservarsi a lungo, per mesi e mesi, diventando più rugosa e dolce: da mangiare per tutto l'inverno e oltre, ricordando i momenti della raccolta, i colori autunnali della Valle del Giovenco, i profumi della terra umida. Con un contributo minimo, oltre alla indimenticabile esperienza di cogliere le proprie mele direttamente dall'albero e alla degustazione dei piatti tipici della zona e dei famosi formaggi dell'azienda, gli apprendisti contadini potranno poi portarsi a casa, in cassetta, ben dieci chili di limoncelle, per offrire a parenti e amici la frutta 'colta con le proprie mani'. O per preparare gustose torte e dolci, durante il lungo inverno. Il dato che accomuna le produzioni agricole nei parchi abruzzesi è il rispetto delle tradizioni produttive locali, che a volte affondano le loro radici, come nel caso della pastorizia, al tempo dei popoli italici. E oltre alla tradizione, si usano anche fantasia e capacità innovativa, mantenimento di razze e cultivar locali in nome della biodiversità, e di una sostanziale conduzione ecocompatibile. Si è parlato di conduzione ecocompatibile proprio perchè l'agricoltura delle aree parco è condotta secondo metodi agronomici tradizionali che prevedono la rotazione, la consociazione e il non uso di diserbanti e pesticidi, mentre le concimazioni vengono spesso fatte con concimi organici. Sulla base di questo dato di fatto e operando in contesti territoriali ecologicamente non compromessi, numerose aziende tentano la strada della certificazione biologica. Anche l'agriturismo può svolgere un ruolo decisivo, poichè per sua natura riesce a coniugare le diverse esigenze e a riproporle in una sintesi moderna agli amanti della natura e dell?enogastronomia, all'insegna dell'amore per la terra.La raccolta delle mele è un'altra proposta per promuovere la conoscenza delle tradizioni del territorio, dopo 'Adotta una pecora', che ha trovato adesioni in tutto il mondo. La 'Porta dei Parchi', infatti, promuove il territorio abruzzese attraverso tutti i canali di comunicazione più moderni, dal sito Internet www.adottaunapecora.com alla pagina facebook, a twitter. Così ora anche la mela limoncella arriva sui social network