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Prosegue la mostra su caricatura e satira nella scultura italiana

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Prosegue la mostra su caricatura e satira nella scultura italiana

Sta riscuotendo un notevole successo di pubblico la mostra “Sculture da ridere. Da Adriano Cecioni a Quinto Ghermandi. Tra Ottocento e Novecento, un secolo di caricatura e satira nella scultura italiana”, curata da Alfonso Panzetta ed esposta fino al 19 maggio 2013 nello spazio mostre temporanee “Ernesto Galeffi” del Museo Civico “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” a Montevarchi (Ar). La mostra sarà aperta anche per Pasqua domenica 31 marzo e Pasquetta lunedì 1 aprile. Da Marconi a Verdi, Rossini, ai politici della Prima Repubblica come Andreotti, Craxi, Berlinguer e Occhetto fino ad arrivare ad un giovane Di Pietro in toga, anche nella scultura la satira non conosce confini e si muove irriverente tra un personaggio e un altro, deformando e raffigurando a suo modo il potere e le sue facce. Per la prima volta una mostra getta una nuova luce su questo genere nell’arte plastica italiana fino adesso quasi sconosciuto grazie ad un lungo e meticoloso lavoro del “Il Cassero per la Scultura Italiana dell’Ottocento e del Novecento”, riconosciuto dalla Regione Toscana come museo di eccellenza. Sono state raccolte ben 170 opere tra terrecotte, bronzi, gessi, disegni e dipinti di una quindicina di artisti. Di alcuni di questi la produzione “caricaturale” era del tutto ignorata e sono stati trovati consistenti nuclei totalmente inediti. Tra le opere esposte una dozzina sono dei macchiaioli Adriano Cecioni e Angiolo Tricca tra terrecotte policrome e tavole caricaturali. Poi Umberto Tirelli, modenese che ha vissuto a lungo a Bologna, grande disegnatore di caricature per i più importanti periodici italiani tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, presente con oltre venti caricature in terracotta dipinta, tutte assolutamente inedite, tra le quali quelle di Giosuè Carducci, Guglielmo Marconi, Eleonora Duse, Emma Gramatica e Primo Carnera. Poi tavole colorate e un grande dipinto inedito raffigurante il “Caffè Nazionale di Bologna”, popolato delle caricature di personaggi e artisti della Bologna degli anni Venti del Novecento. Di Cleto Tomba, bolognese, sono state selezionate una trentina di terrecotte policrome di grande effetto, molte inedite; mentre di Quinto Ghermandi è esposto un importantissimo nucleo (circa sessanta pezzi) di piccole terrecotte policrome satirico-caricaturali mai presentate prima riferite a personalità della

Prima Repubblica. Questa sezione è riservata a un pubblico adulto per la particolare trattazione di personaggi politici come, tra gli altri, Nilde Jotti, Berlinguer, De Mita, Andreotti, Napolitano, Pertini,
Craxi, Fanfani, Spadolini e Di Pietro. In allestimento figurano anche opere di Leonardo Bistolfi, Enrico Caruso, Ettore Ximenes, Felice Tosalli, Giuseppe Renda, Timo Bortolotti, Rodolfo Castellana, Amilcare Guido e Renato Brozzi. La mostra è stata organizzata dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla Cultura, insieme all’ Associazione “Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento”, Genus Bononiae e Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, curata dal direttore scientifico del museo civico di Montevarchi Alfonso Panzetta. L’iniziativa ha il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo, della Fondazione Carnevale di Viareggio e il sostegno e la collaborazione di Edizioni Fioranna, Accademia di Belle Arti di Bologna – Scuola di Restauro, Unipol Assicurazioni. Dopo Montevarchi la mostra avrà un secondo allestimento dal 20 giugno al 22 settembre 2013 a Bologna, presso Casa Saraceni, spazio espositivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Informazioni: tel. 055.9108274, E-mail: [email protected]