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Rifiuti: sviluppare servizi e calmierare le tariffe

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Si apre una fase complessa e di grande rilievo per il futuro del servizio rifiuti nella Toscana meridionale e anche nel Comune di Arezzo.
Dopo la gara e la firma del contratto di servizio per i prossimi 20 anni da parte dell’Ato Toscana Sud con Sei Toscana, che inizierà la gestione effettiva da gennaio 2014, sono in corso le procedure per la cessione del ramo di azienda di Aisa alla nuova società, cessione che diverrà operativa dal prossimo mese di ottobre.
Sono inoltre in corso gli incontri tra Ato, Sei Toscana e Comune di Arezzo per la definizione del progetto esecutivo di gestione, vale a dire gli standard quantitativi e qualitativi dei servizi che il nuovo gestore dovrà garantire ai cittadini del Comune di Arezzo, nonché il corrispettivo economico degli stessi. Altro elemento significativo è la definizione del piano di riorganizzazione del servizio, cioè lo sviluppo futuro riferito ai primi cinque anni di gestione.
Il Comune di Arezzo è fortemente impegnato in questa delicata fase, le cui origini discendono da impostazioni regionali degli anni passati, per garantire la continuità di tutti i servizi e il livello qualitativo che Aisa ha saputo sviluppare e consolidare nel tempo. Altro impegno è quello della calmierazione delle tariffe del servizio in una fase che, per effetto di scelte politiche nazionali (vedi trasformazione in Tares) sono destinate a pesare in misura crescente sulla cittadinanza.
Come già ribadito in specifiche delibere di giunta, il Comune di Arezzo persegue con determinazione una linea che assicuri, da parte del futuro gestore, lo sviluppo qualitativo dei servizi. E quindi la progressiva estensione nel territorio comunale della raccolta domiciliare ”porta a porta” per far crescere non solo la percentuale della raccolta differenziata, ma soprattutto la sua qualità, per incrementare il recupero e riciclo effettivo dei vari materiali, con la riduzione dei conferimento a discarica e incenerimento.
In merito all’impianto di San Zeno, previsto in fase di gara, il Comune di Arezzo ritiene, come già deliberato in specifici atti di indirizzo del luglio scorso, che le scelte circa le reali necessità impiantistiche del territorio debbano essere riconsiderate sia alla luce delle evoluzioni che si sono avute in questi anni in termini di produzione di rifiuti e di flussi degli stessi, sia delle azioni future che dovranno prioritariamente puntare sullo sviluppo della raccolta differenziata e delle politiche di riduzione, valorizzando l’impianto esistente, senza la realizzazione del previsto nuovo impianto.
Pertanto, di concerto con gli altri comuni soci di Aisa, il Comune di Arezzo chiederà la prioritaria emanazione del nuovo Piano Interprovinciale dei rifiuti, in fase avanzata di elaborazione, quale atto fondamentale di programmazione per lo sviluppo futuro del servizio nel quale dovranno essere riconsiderate, sulla base di dati aggiornati, le necessità impiantistiche del territorio.
In questa prospettiva il Comune di Arezzo, chiederà in sede di Ato, una moratoria nella progettazione esecutiva dell’impianto fin quanto non sarà emanato il nuovo Piano Interprovinciale, in primo luogo per evitare oneri rilevanti che ricadrebbero sulle tariffe, ritenendo auspicale e possibile lavorare nella prospettiva di un adeguamento tecnologico dell’impianto esistente.