Home Nazionale Siria, Obama apre alla proposta di Mosca: "Svolta possibile". Ok da Cina e Iran

Siria, Obama apre alla proposta di Mosca: "Svolta possibile". Ok da Cina e Iran

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Washington, 10 set. (Adnkronos/Ign) – La proposta russa che punta a mettere l'arsenale chimico del regime siriano sotto il controllo internazionale "è certamente uno sviluppo positivo". Lo ha detto alla Cnn il presidente americano Barack Obama, commentando la proposta di Mosca perché il presidente siriano Bashar Assad consegni il suo arsenale chimico. Una proposta che ha portato al rinvio del voto al Congresso americano. L'idea "puo' avere una chance di successo", ha proseguito Obama, pur manifestando scetticismo alla luce del passato del regime, che ora si dice pronto ad accettare l'offerta russa. Il governo americano, ha ancora affermato, "si confronterà con i russi e la comunità internazionale per vedere se si puo' arrivare a qualcosa di serio e verificabile". Positivo, a suo avviso, anche il passo compiuto dai paesi che stanno appoggiando il regime, Cina e Russia, nel riconoscere che il 21 agosto scorso "c'è stata una violazione e questo rappresenta un problema".Impegnato in una serie d'interviste televisive, il capo della Casa Bianca ha poi aggiunto che vuole "essere certo che la norma contro l'uso delle armi chimiche sia rispettata. Questo è il nostro interesse nazionale. Se possiamo farlo senza un attacco militare – ha detto in una intervista alla rete televisiva Abc- questo è un modo assolutamente preferito" Alla domanda se i piani di attacco saranno sospesi in caso di consegna delle armi chimiche, Obama ha risposto: "assolutamente, se ciò accadrà davvero". Il presidente ha anche spiegato che continuerà comunque a chiedere il sostegno parlamentare al raid. "Non penso -ha sottolineato- che saremmo arrivati a questo punto se non avessimo mantenuto credibile la possibilità militare e non penso sia giunto per noi il momento di farla cadere".Ma all'America non basteranno le parole per fare dietro-front , nota Obama, che cita l'adagio dell'ex presidente Reagan: "fidarsi non è abbastanza, dobbiamo verificare". "L'importante – continua Obama- è che la comunità internazionale possa realmente fidarsi del fatto che l'arsenale chimico siriano, uno dei più grandi al mondo, sia realmente sotto controllo". "Vediamo se sono seri'', incalza ancora, "gli Usa saranno rapidamente in grado di capire quanto seria è questa proposta".Quanto alle "ripercussioni" minacciate dal presidente siriano nel caso di un intervento militare americano, "non ritengo che sia una minaccia credibile perché Assad non ha una capacità tale da attaccarci in modo significativo", risponde Obama. "Qualche suo alleato come l'Iran e Hezbollah – prosegue – ha il potenziale per ingaggiare attacchi asimmetrici". Eventualità di cui, a suo parere, l'Intelligence Usa e la rete diplomatica sono assolutamente coscienti.L'iniziativa russa piace anche all'Iran e alla Cina. ''Accogliamo con favore e sosteniamo la proposta russa'', ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Hong Lei, durante un briefing con la stampa a Pechino. ''La comunità internazionale dovrebbe considerare la proposta in modo positivo, dal momento che consente di allentare la tensione in Siria, risolvere la questione siriana a livello politico e preservare la pace e la stabilità'', ha aggiunto Hong. In Consiglio di Sicurezza, la Cina – insieme alla Russia – si è più volte opposta a risoluzioni di condanna contro il regime di Assad. Pechino chiede da tempo una ''soluzione politica'' per la crisi siriana, che in più di due anni ha fatto oltre centomila morti.Per il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Marzieh Afkham si tratta di una iniziativa che si inscrive "nel quadro degli sforzi per mettere fine alla militarizzazione della regione".